Nonostante questo non sia un periodo particolarmente propositivo per il mercato e-currency, il Bitcoin continua ad incassare la fiducia dei principali investitori. A darne prova una recente indagine della CNBC, che ha intervistato nove figure piuttosto importanti in quest’ambito.
Ebbene, secondo quanto dichiarato da Tom Lee di Fundstrat, le criptomonete, di qui a breve, torneranno a conquistare la fiducia degli investitori istituzionali. Anzi, questo sta già accadendo: basti guardare Ripple, oggi terza criptovaluta per capitalizzazione subito dopo Bitcoin ed Ethereum, che negli ultimi periodi è salito agli onori delle classifiche grazie a degli accordi presi con diverse istituzioni bancarie.
Spencer Bogart di Blockchain Capital ha affermato che il 2018 è stato un anno grandioso per le criptovalute. Nonostante questa dichiarazione possa apparire piuttosto fuori luogo se si considera la contrazione registrata nell’anno appena trascorso, va detto che l’analisi di Bogart si riferisce più che altro ai fondamentali del Bitcoin, che al di là di tutto rimangono ancora molto solidi.
Piuttosto fiducioso è anche Brian Kelly, fondatore di BKCM. A suo dire il Bitcoin è una bolla, ma questo termine non andrebbe visto negativamente: secondo Kelly, il Bitcoin risolverà tutti i suoi problemi esattamente come è accaduto per la rete di Internet, che non è certo collassata dopo lo scoppio della bolla delle dot-com.
Su questa stessa lunghezza d’onda viaggia anche Allianz, che tramite le parole di Mohammed El-Erian dice di essere convinta del fatto che Bitcoin attraverserà due fasi, e che alla fine di queste fasi l’esito sarà assolutamente positivo: dopotutto non si può non considerare il fatto che il Bitcoin goda oggi di una capitalizzazione pari a 70 miliardi di dollari.