L’impatto sull’ambiente è evidente anche nel settore dei farmaci. Per combattere l’inquinamento sono stati creati nuovi eccipienti.
Uno studio apparso sulla rivista Nature Sustainability ha mostrato la necessità di ridurre l’inquinamento causato dai farmaci. Durante le fasi di produzione, di utilizzo e di smaltimento, infatti, le emissioni prodotte sono molto elevate.

Potrebbe sembrare un paradosso, ma alcuni principi attivi contenuti nei medicinali sono pericolosi per la biodiversità e la salute pubblica, nonostante più della metà dei prodotti contengano elementi che derivano da piante e microorganismi.
Poiché i farmaci rappresentano un bene fondamentale per la prevenzione e la cura delle malattie, è necessario un intervento diretto a ridurre il loro impatto sull’ambiente. In particolare, determinate miscele (dette API), degli additivi e degli eccipienti sono direttamente responsabili del cambiamento climatico. Quali sono i rimedi?
Anche i farmaci inquinano: distruggono l’ecosistema e mettono a rischio la salute
Molte sostanze contenute nei farmaci possono gravare sull’ecosistema in maniera irreversibile. Ad esempio, i pesci maschi, a contatto con gli estrogeni che si trovano nelle pillole anticoncezionali, manifestano problemi riproduttivi.

Un altro aspetto da non sottovalutare è lo smaltimento sbagliato dei medicinali scaduti o inutilizzabili. Secondo uno studio condotto da Assosalute, più del 70% della popolazione non sa quali sono le modalità per il corretto stoccaggio dei farmaci e ignora che i principi in essi contenuti sono altamente dannosi. Occhio, dunque, a non gettarli mai nel water oppure nell’indifferenziata.
Per accendere i riflettori su questo delicato tema, è stato stilato il Manifesto di Erice 2023 e l’European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations (EFPIA) è al lavoro per produrre medicinali ecosostenibili. La strada, tuttavia, è ancora molto lunga e tortuosa.
Senza dubbio, per diffondere una politica “green” nel settore farmaceutico, è essenziale che le farmacie prendano delle precauzioni. Sarebbe, ad esempio, utile introdurre un packaging sostenibile o concedere sconti e promozioni se si acquistano medicinali a basso impatto o se vengono correttamente buttati i farmaci scaduti.
Nanospugne nei farmaci: il progetto italiano per la riduzione dell’inquinamento
Una proposta molto affascinante in tema di sostenibilità è quella presentata dal Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino, che ha iniziato a creare e a usare le cd. nanospugne. Si tratta di sostanze ecosostenibili sviluppate con materiali bio, tra cui l’amido di mais o di patate, che vengono incluse nei medicinali in sostituzione dei classici eccipienti.
La diffusione delle nanospugne è destinata a crescere nel lungo periodo e si spera che possa finalmente rivoluzionare il settore farmaceutico. Dai primi test, è stato dimostrato che queste sostanze sono sicure e molto valide anche per gli scopi terapeutici.