Le aziende che decidono di installare un impianto fotovoltaico possono usufruire di una serie di benefici economici e fiscali. Ecco la lista completa.
Le imprese che intendono effettuare lavori di riqualificazione energetica hanno a disposizione una serie di incentivi economici. Grazie al Decreto CER (Comunità Energetiche Rinnovabili), i fondi del PNRR potranno essere utilizzati anche per sostenere l’autoproduzione e il consumo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili.
Chi deciderà di realizzare impianti fotovoltaici potrà avvalersi anche del credito d’imposta Transizione 4.0 e Transizione 5.0 e dei finanziamenti agevolati introdotti dalla Nuova Sabatini. Ulteriori agevolazioni economiche saranno garantite dal Piano per la Transizione Industriale attivato dal Ministero per le Imprese e il Made in Italy. Ma ci sono altre due importanti misure che mirano a incentivare l’installazione di strumenti per la produzione di energia rinnovabile da parte delle imprese, scopriamo di quali si tratta.
Durante tutto l’anno, sarà possibile richiedere nuovi contributi a fondo perduto per l’autoproduzione delle energie rinnovabili, grazie ai soldi del PNRR. A tal fine, sono stati stanziati 320 milioni di euro. Possono accedere ai finanziamenti le micro e piccole e medie imprese (MPMI) che intendono costruire impianti per l’autoproduzione di energia, fotovoltaici, mini eolici e sistemi di stoccaggio.
L’agevolazione prende il nome di “Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI” e spetta nel limite massimo del 30% per le medie imprese e del 40% per le micro e le piccole imprese, a cui si aggiunge una maggiorazione del 30% per l’eventuale stoccaggio di energia elettrica e una maggiorazione del 50% per la diagnosi energetica ex-ante, per la pianificazione dei lavori.
Gli incentivi possono essere usati per le seguenti spese:
Le imprese potranno a breve accedere al Conto Termico 3.0, ideato con lo scopo di tagliare i consumi energetici e le emissioni di anidride carbonica. Le agevolazioni saranno erogate sotto forma di contributi a fondo perduto, per un valore massimo compreso tra il 40% e il 65% della spesa sostenuta. Potranno beneficiarne le Pubbliche Amministrazioni, le imprese che intendono potenziare l’efficienza energetica dei propri edifici, i condomini, gli Enti del Terzo Settore e le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Tra gli interventi ammessi sono ricompresi tutti quelli diretti al processo di decarbonizzazione del settore residenziale e industriale e alla transizione energetica, ossia: installazione di impianti fotovoltaici, sostituzione di scaldacqua elettrici con sistemi a pompa di calore, climatizzazione con pompe di calore e generatori a biomassa, installazione di collettori solari termici fino a 2.500 mq e di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
Consigliamo, infine, di consultare periodicamente i portali istituzionali della propria Regione, per verificare eventuali bandi locali diretti alle imprese che intendono perseguire la strada della transizione ecologica.
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