Nuovi requisiti per Assegno di Inclusione e Supporto Formazione e Lavoro. Più soldi e soglia ISEE innalzata.
La Legge di Bilancio 2025 ha disposto l’innalzamento del requisito dell’ISEE per accedere all’Assegno di Inclusione e al Supporto per la Formazione e il Lavoro e l’aumento delle somme spettanti. Ma chi può richiedere tali misure?
L’Assegno di Inclusione è la prestazione che ha ufficialmente sostituito il Reddito di Cittadinanza e viene riconosciuto in favore dei nuclei familiari in cui è presente almeno un disabile, un sessantenne, un minorenne oppure un soggetto in condizioni di svantaggio e inserito in un programma di assistenza socio-sanitaria.
Il Supporto per la Formazione e il Lavoro, invece, spetta a coloro che rispettano un determinato requisito reddituale, che hanno un’età compresa tra 18 e 59 anni e prendono parte a un programma di politiche attive per il lavoro.
Nel 2025 aumenta la platea dei beneficiari dell’Assegno di Inclusione e del Supporto per la Formazione e il Lavoro. È stato, infatti, aumentata la soglia ISEE. In particolare, il valore per accedere alle agevolazioni è stato innalzato da 9.360 a 10.140 euro.
Il reddito familiare, invece, è stato portato a 6.500 euro o a 8.190 euro per le famiglie formate da membri di età pari o superiore a 67 anni oppure affetti da disabilità grave o non autosufficienza. Per i nuclei in affitto, infine, la soglia reddituale è stata incrementata a 10.140 euro, ai quali si aggiunge la maggiorazione di 3.640 o di 1.950 euro in caso di componenti con almeno 67 anni di età oppure disabili grave o non autosufficienti.
È stato modificato anche l’ammontare del Supporto per la Formazione e il Lavoro, portato a 500 euro al mese ed è stata ammessa la facoltà di proroga della durata del beneficio di ulteriori 12 mesi, a condizione che si frequenti un corso di formazione professionale.
Per comprendere la portata delle modifiche legislative, proponiamo un esempio di calcolo dell’Assegno di Inclusione. La regola da applicare è moltiplicare la soglia massima di reddito per la scala di equivalenza e sottrarre il reddito familiare. Per le famiglie in affitto, all’importo risultante si addiziona l’ammontare del canone di locazione.
Supponiamo che Tizio non abbia reddito e paghi un affitto di 4.500 euro annui. Avrà diritto a un Assegno di Inclusione pari a 845 euro al mese, ossia a 10.140 euro all’anno (soglia massima). Caio, invece, ha un reddito di 6.500 euro e paga un affitto di 3 mila euro; gli spetta un Assegno di 250 euro al mese (3 mila euro annui).
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