Cyber attacchi russi contro siti di banche e trasporti italiani: cosa c’è dietro al gruppo Noname057?

Gli hacker del collettivo filo russo NoName057 hanno rivendicato i colpi ai portali di banche e trasporti nazionali e locali.

L’Italia è stata colpita da una serie di attacchi Ddos (Distributed Denial of Service) da parte di un gruppo russo detto NoName057. Nelle ultime ore, i portali istituzionali di tantissimi istituti bancari e finanziari e di aziende del settore dei trasporti sono stati sovraccaricati da bot e messi fuori uso.

attacco hacker filorusso
Cyber attacchi russi contro siti di banche e trasporti italiani: cosa c’è dietro al gruppo Noname057? (criptomercato.it)

Si tratta di un modus operandi molto diffuso, che comporta il blocco dei siti web e dei servizi online tramite l’invio di tantissime richieste di accesso, incapaci di essere contenute dai server. A causa dell’elevato traffico, dunque, questi ultimi si rallentano oppure vanno offline.

Non è la prima volta che l’Italia finisce nel mirino degli hacker filorussi. L’ultimo tentativo risale al mese di dicembre 2024, ai danni dei siti del Ministero degli Esteri e degli aeroporti di Linate e Malpensa. Nel 2023, invece, furono colpiti i siti del Consiglio Superiore della Magistratura, dell’Atac, del Ministero dei Trasporti e della Polizia Postale. Di solito, questa tipologia di attacchi non comporta danni gravi, ma nella giornata del 17 febbraio 2025 ha causato non pochi problemi agli utenti, alle aziende e alle istituzioni, obbligati a interrompere i propri servizi.

Attacco informatico rivendicato da NoName057: le ragioni arrivate tramite messaggio Telegram

Non è una coincidenza che l’attacco del gruppo NoName057 arrivi proprio ora. Gli hacker russi, infatti, nella rivendicazione tramite Telegram hanno evidenziato come si tratti di una reazione alle parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

noname057
Attacco informatico rivendicato da NoName057: le ragioni arrivate tramite messaggio Telegram (criptomercato.it)

Il 5 febbraio scorso, a Marsiglia, il Capo dello Stato aveva paragonato l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia alle irruzioni della Germania nazista risalenti al 1939. Il parallelismo aveva già fatto infuriare la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

Tra i siti web finiti nelle grinfie degli hacker ci sono quelli della banca Intesa Sanpaolo, dell’Autorità dei Trasporti, dei porti di Taranto e Trieste, degli aeroporti di Linate e Malpensa, di Acqua Novara Vco e di alcune compagnie di trasporto pubblico locale toscane e piemontesi.

Gruppo Noname: hacker a servizio della propaganda russa

NoName è particolarmente noto per gli attacchi frequenti ai portali di tantissimi Paesi europei e, attualmente, rappresenta il gruppo più attivo per la realizzazione dei colpi informatici. La matrice è prevalentemente propagandistica, come sottolineano le comunicazioni diffuse durante ogni operazione.

NoName 057 è nato a marzo 2025, poco dopo l’attacco della Russia all’Ucraina e si è subito contraddistinto per le operazioni messe in atto contro Enti governativi ucraini o riconducibili ai Paesi filo-ucraini.

Gestione cookie