Il Buono Fruttifero Ordinario si riconferma un’ottima scelta per investire i risparmi in modo sicuro. Ecco come guadagnare fino al 2%.
Nonostante il calo dei rendimenti registrato nell’ultimo periodo, i Buoni Fruttiferi Postali continuano a essere gli strumenti di investimento preferiti dai risparmiatori poco avvezzi al rischio e non intenzionati a perdere il capitale investito.
Tra i prodotti che è possibile sottoscrivere, c’è il Buono Ordinario, ideato per coloro che non hanno immediate esigenze di liquidità e possono impegnare le somme a lungo termine. La peculiarità di tale Buono è, infatti, l’applicazione di tassi di interesse fissi e crescenti col passare del tempo, che possono raggiungere il 2%, se portato alla scadenza ventennale.
La somma a cui avrà diritto il possessore del titolo, dunque, aumenta con costanza. I Buoni Ordinari sono molto vantaggiosi anche perché consentono di richiedere il rimborso anticipato in ogni momento, senza alcuna penalizzazione. Al momento del riscatto, infatti, verranno riconosciuti il capitale iniziale e gli interessi maturati fin dal primo anno. Ma vediamo quali sono i rendimenti specifici per ciascun periodo di sottoscrizione.
I Buoni Ordinari possono essere acquistati telematicamente, tramite il servizio Risparmio Postale online o l’App BancoPosta, per i titolari di un Libretto Smart o di un conto BancoPosta. In alternativa, ci si può recare agli sportelli degli Uffici postali, muniti di documento d’identità e codice fiscale.
Come abbiamo anticipato, i rendimenti dei Buoni Fruttiferi Ordinari sono crescenti con il passare del tempo. Nel dettaglio, al termine del primo anno sono pari allo 0,50%, alla fine del decimo anno all’1,30% e, alla scadenza ammontano al 2%.
Al pari degli altri Buoni Fruttiferi Postali, possono essere rimborsati in ogni momento, senza oneri. I Buoni cartacei vanno necessariamente liquidati in un’unica soluzione, mentre per quelli dematerializzati è prevista anche l’erogazione parziale, in multipli di 50 euro. Al termine del primo anno, inoltre, verranno accreditati anche gli interessi maturati.
Attenzione, però, perché i Buoni in formato cartaceo sono soggetti a prescrizione dopo 10 anni dalla scadenza. Per evitare che diventino infruttiferi, i sottoscrittori devono rimborsarli prima di tale termine. I prodotti emessi fino al 13 aprile 2001 si prescrivono in favore del Ministero dell’Economia e delle Finanze, mentre quelli emessi dopo tale data vengono versati al relativo Fondo. I Buoni Fruttiferi Postali dematerializzati, invece, non si prescrivono, poiché alla scadenza sono rimborsati in maniera automatica sul conto del proprietario.
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