Quota 103: è ora possibile presentare domanda di pensionamento, ma occhio alla finestra mobile

L’INPS ha comunicato che si può inviare richiesta per accedere alla pensione anticipata con Quota 103. Chi sono i beneficiari?

Dopo l’annuncio della proroga di Quota 103 per un ulteriore anno, l’Istituto di Previdenza ha informato i contribuenti che possono inoltre le domande. I requisiti per l’accesso alla misura rimangono invariati e, dunque, sono legittimati i lavoratori e le lavoratrici con almeno 62 anni di età e 41 anni di contribuzione.

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Rinnovata Quota 103 per un ulteriore anno (criptomercato.it)

Restano invariate le modalità di calcolo dell’assegno previdenziale e, dunque, l’applicazione del sistema contributivo puro. L’ammontare erogabile, inoltre, non potrà essere superiore a quattro volte il trattamento minimo INPS, ossia a 2.413,60 euro lordi mensili. Confermata anche l’incumulabilità della pensione anticipata con i redditi da lavoro, a eccezione di quelli da lavoro autonomo occasionale che non superano i 5 mila euro annui. Ma Quota 103 prevede anche altri vincoli per i beneficiari.

Quota 103: bisogna rispettare le finestre mobili di 7 o 9 mesi

I lavoratori del settore pubblico o privato che intendono beneficiare di Quota 103 devono rispettare delle precise finestre mobili, per l’erogazione della prima rata di pensione. Nel dettaglio, i dipendenti del settore privato e gli autonomi riceveranno le somme dopo 7 mesi dalla maturazione di tutti i requisiti richiesti dalla normativa, mentre i dipendenti pubblici dovranno attendere 9 mesi.

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Quota 103 è vincolata al rispetto di precise finestre mobili (criptomercato.it)

Di conseguenza, se si raggiungono i 62 anni di età e i 41 anni a marzo 2025, la prima decorrenza utile è agosto, per i privati e gli autonomi, e novembre per gli statali. Per qualsiasi dubbio, invitiamo i nostri Lettori a consultare il Messaggio INPS n. 502/2025 oppure a rivolgersi a un Patronato.

Per la maturazione del requisito contributivo, invece, valgono tutti gli accrediti previdenziali nelle Gestioni INPS; sono, dunque, escluse le Casse professionali. Ma l’ostacolo principale di Quota 103 è rappresentato dal metodo di calcolo dell’assegno pensionistico.

In media, infatti, i lavoratori subiscono una perdita di circa il 17% sull’importo spettante. Ad esempio, su una prestazione media lorda di un dipendente pubblico pari a 2 mila euro, vengono tagliati ben 340 euro. Anche per questo motivo, lo scorso anno sono state registrare solo 1.600 adesioni allo strumento di pensione anticipata.

Domanda Quota 103: come si presenta?

Per inviare la richiesta di accesso a Quota 103, gli interessati hanno a disposizione i seguenti metodi:

  • l’inoltro telematico col sito ufficiale dell’INPS, tramite le credenziali digitali SPID, CIE e CNS;
  • il Contact Center, al numero 803.164 (gratuito, da rete fissa) o allo 06.164.164 (da cellulare, a pagamento secondo il proprio piano tariffario);
  • l’ausilio di un CAF o un Patronato.
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