Alcuni contribuenti riceveranno un accredito sul conto corrente da parte dell’Agenzia delle Entrate: ecco come funziona il rimborso 730.
Chi ha presentato il modello 730 entro i termini prestabiliti ma senza alcun sostituto d’imposta è ancora in attesa del rimborso 730, quello del conguaglio Irpef a credito eventualmente presente all’interno della dichiarazione dei redditi.
Spetterà all’Agenzia delle Entrate procedere con il conguaglio entro il mese di dicembre oppure all’inizio dell’anno successivo sul conto bancario del contribuente. Se invece è stato presentato il 730 precompilato, l’accredito avverrà sul conto corrente indicato durante la fase di invio del modello.
Le tempistiche sono diverse se la cifra del credito Irpef supera i 4.000 euro. Il Fisco italiano può effettuare dei controlli preventivi sulla dichiarazione dei redditi in caso si ravvisassero elementi discordanti o un rimborso Irpef oltre i 4.000 euro. Per questo motivo ci possono essere dei rallentamenti in merito al pagamento dei rimborsi.
Come funziona il rimborso 730 senza sostituto d’imposta: quando arriva sul conto corrente
La dichiarazione 730 senza il sostituto d’imposta fa emergere un credito, un rimborso definito ed erogato dall’Agenzia delle Entrate. Nel caso in cui emergesse un debito, spetterebbe al contribuente un pagamento da effettuare tramite modello F24. Il Fisco ha comunicato che il rimborso Irpef arriverà direttamente sul conto corrente.
La comunicazione del proprio IBAN può essere fatta tramite l’apposito modello online accessibile nella propria area riservata del sito dell’Agenzia oppure il modello può essere firmato digitalmente ed essere trasmesso via PEC a qualsiasi direzione provinciale dell’AdE o consegnato in formato cartaceo con firma autografata.
Se l’IBAN non è stato fornito, il rimborso può essere erogato in due modalità: per cifre inferiori ai 1.000 euro il contribuente riceve un invito a presentarsi in un ufficio postale dove potrà avere la somma in contanti; per cifre pari o oltre i 1.000 euro il rimborso si esegue tramite l’emissione di un vaglia della Banca d’Italia.
Un novità in merito al modello 730 senza sostituto è arrivata lo scorso 23 ottobre, giorno in cui il Consiglio dei Ministri ha approvato in maniera preliminare un decreto legislativo di attuazione della riforma fiscale in cui interviene per semplificare e razionalizzare le norme in materia di adempimenti tributari. Il decreto ospita la possibilità di presentare il modello 730 senza sostituto anche per chi ha un datore di lavoro che può effettuare i conguagli. La norma entrerà in vigore solo al momento del via libera definitivo.