In alcuni casi è possibile ripristinare la prestazione di invalidità civile dietro la reiezione, la sospensione o la revoca della prestazione da parte dell’INPS.
Alcuni cittadini hanno bisogno di sapere in quali casi viene sospesa oppure revocata la pensione di invalidità e quando è possibile chiedere il ripristino della prestazione in questione.
Le notizie per quanto riguarda la Legge 104 e l’Invalidità sono costantemente in aggiornamento, così come per quanto riguarda le categorie protette, i sussidi, il diritto del lavoro, le offerte di lavoro e i concorsi attivi per queste persone. Alle volte potrebbe accadere di perdere le prestazioni economiche assistenziali come la pensione o l’assegno mensile di invalidità.
Quando la prestazione economica viene tolta, si può riattivare il pagamento senza la necessità di dover ripetere da capo l’intero e lungo processo di verifica sanitaria, ma solo nel caso in cui la data del verbale non sia precedente a 2 anni rispetto alla data di ripristino.
L’INPS ha fornito dei chiarimenti importanti e necessari in merito alle procedure di ripristino delle prestazioni di invalidità civile. I tre casi specifici sono la revoca, la sospensione e la reiezione quando queste sono state dovute alla mancanza del requisito economico.
Per quanto riguarda la reiezione della prestazione per mancanza di requisiti socioeconomici, basta presentare un’istanza di riesame attraverso il modello AP93, allegando a questo il verbale sanitario valido. Non serve dunque riavviare la procedura sanitaria, basta che l’INPS verifichi i requisiti socioeconomici per poi provvedere alla liquidazione.
In merito alla revoca della prestazione per la perdita dei requisiti socioeconomici, basta richiedere il ripristino presentando la domanda sempre utilizzando il modello AP93 e allegare il verbale sanitario. Anche in questo secondo caso non è necessario provvedere all’accertamento sanitario.
L’ultimo caso è la sospensione della prestazione per la perdita temporanea dei requisiti socioeconomici, basta ripresentare la domanda di ricostituzione senza procedere all’intera procedura di accertamento sanitario nel caso in cui si ritiene che i fattori siano soddisfatti.
È bene sottolineare che l’INPS riconosce l’invalidità civile dietro una visita sanitaria specifica. La prestazione è valida fino a quando l’Istituto non accerta il miglioramento o la guarigione del soggetto invalido: per le prestazioni assistenziali si ha diritto se viene riscontrato il 75% di invalidità; nel caso in cui si ha meno del 67% c’è l’assegno ordinario.
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