Il disordine porta un grave rischio al cervello. Si rischia grosso senza saperlo e senza rendersene conto: ecco che cosa è stato riferito.
In alcuni casi, vivere in un ambiente disordinato o lavorare su una scrivania piena carte e giornali è sintomo di pigrizia, mentre altre volte dipende dal proprio carattere. Tuttavia, questo atteggiamento ha delle ripercussioni sul cervello.
Il disordine è difficile da controllare e gestire, soprattutto quando è accumulato nel tempo. Ci sono persone che riescono a lavorare solo ed esclusivamente su una scrivania sgombra da ogni oggetto e c’è chi riesce a mandare avanti la propria attività con libri, carte e suppellettili sparsi.
Una ricerca scientifica però ha dimostrato che l’ambiente esterno influenza le prestazioni del cervello. In poche parole, è stato rivelato che il disordine è un grave rischio per il cervello, questo perché confonde le idee delle persone e quindi non si riesce a lavorare bene.
La psicologa Elizabeth Sander della Bond University in Australia ha rivelato che l’ordine nell’ambiente dona risposte emotive e cognitive migliori. Uno studio del Princeton Neuroscience Institute fatto su alcuni volontari all’interno di ambienti lavorativi e domestici ha rivelato che la chiarezza e la produttività di pensiero ne risentono quando c’è disordine.
Un ambiente caotico e organizzato male spinge le persone a rimandare e procrastinare, come hanno spiegato alla DePaul University di Chicago. Una condizione che porta insoddisfazione delle proprie performance professionali. È da aggiungere anche il fatto che il disordine indotto dal caos porta lo stress e confusione, per questo motivo il cervello ne risente.
A risentirne di più della condizione di stress e caos dovuto al disordine sono principalmente le donne, come hanno sottolineato all’Università della California del Sud. Ciò comporta delle conseguenze sia sull’attività cognitiva che sul benessere in generale. È stato dimostrato che dormire in una stanza disordinata provoca disturbi del sonno e difficoltà nell’addormentarsi.
Quando si vive in un ambiente confuso e disordinato si mettono alla prova anche le relazioni personali, come hanno rivelato gli studiosi del Dipartimento di Psicologia della Cornell University statunitense. Il caos provoca più discussioni e litigi. Senza contare che molte persone giudicano gli altri in base a come organizzano i loro spazi. Gli autori della ricerca hanno sottolineato che l’apparenza conta e una persona negligente irrita gli altri.
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