Il nuovo piano diffuso dall’autorità fiscale del Regno Unito (UK) prenderà di mira soprattutto le attività di finanza decentralizzata (DeFi), in particolar modo le operazioni di lending e borrowing (prestiti) e di staking di criptovalute.
Nella giornata di giovedì 27 aprile le autorità hanno diffuso un annuncio in cui si afferma che i legislatori fiscali del Regno Unito chiedono un parere al pubblico in merito a una possibile modifica del trattamento fiscale dei due prodotti più importanti della finanza decentralizzata (DeFi). Ovvero in particolare landing e borrowing e lo staking.
Quando gli asset digitali vengono impiegati nelle transazioni della DeFi, l’evento in questione non sarà più considerato come una vendita ai fini della tassazione. L’alienazione imponibile si verificherà invece quando le criptovalute saranno vendute economicamente attraverso una transazione non legata alla DeFi.
La nuova regolamentazione delle criptovalute nel Regno Unito
Il Dipartimento fiscale britannico mira al prestito e all’accatastamento della DeFi
In linea con le restrizioni ora in vigore, le transazioni che utilizzano la DeFi possono essere considerate cessioni e registrate nei libri contabili dei prestatori di criptovalute. Così come in quelli dei produttori di reddito come i fornitori di liquidità come vendite o donazioni. Anche se la proprietà dell’asset non cambia.
Questo potrebbe portare a “risultati fiscali che non riflettono la sostanza economica sottostante”, come si legge nel documento utilizzato per la consultazione. Può anche risultare “un debito fiscale derivante da una transazione in cui non è stata realizzata alcuna plusvalenza in una forma che possa essere utilizzata per far fronte al debito”. Come si evince nello stesso documento.
Aumentano i controlli e le strette normative sulle criptovalute
Alla base della stretta i recenti fallimenti nel mercato delle criptovalute, come la chiusura del grande exchange FTX. Oltre la disfatta di giganti del prestito di criptovalute come BlockFi e Celsius. Questi esempi sono identificati come i motivi principali per cui l’autorità ha intensificato le ispezioni nel settore.
L’HM Revenue and Customs (HMRC) ha recentemente dichiarato quanto segue in riferimento alle recenti notizie sulle criptovalute riguardanti i fallimenti finanziari:
“Di recente anno portato alla luce rischi specifici. Tra questi figurano i rischi informatici e altri rischi tecnici, nonché una maggiore dipendenza tra i sistemi finanziari tradizionali e decentralizzati. Oltre che la mancanza di backstop in tempi di stress del mercato.”
È possibile che “la necessità di determinare e registrare il valore di mercato degli asset in ogni fase della transazione possa anche dare origine a un onere amministrativo sproporzionato”. L’HMRC è entrato in ulteriori dettagli.
Secondo il testo, sebbene il quadro suggerito sia orientato al prestito e allo staking della finanza decentralizzata (DeFi), esso è indiscutibilmente applicabile anche alla finanza centralizzata (CeFi), che fornisce servizi identici spesso attraverso intermediari. Questo perché DeFi sta per finanza decentralizzata, mentre CeFi sta per finanza centralizzata. La consultazione rimarrà aperta per un totale di otto settimane prima di essere chiusa il 22 giugno.