Le monete e i token di Web3 sono utilizzati per incentivare una gamma decentralizzata di servizi, precedentemente forniti da aziende tecnologiche centralizzate.
Questi servizi critici includono l’archiviazione dei dati (ad esempio Filecoin e Arweave), l’infrastruttura di rete (ad esempio Helium), la condivisione della larghezza di banda e della potenza di elaborazione (ad esempio Theta e Render), l’indicizzazione dei dati (vedi The Graph), l’identificazione, l’hosting web, i social media e altro ancora.
I progetti Web3 forniscono un’ampia gamma di servizi web decentralizzati. Inoltre le principali criptovalute Web3 sono familiari agli utenti di criptovalute.
Le cinque criptovalute Web3 più popolari per capitalizzazione di mercato sono Polkadot, Chainlink, Filecoin, Internet Computer e Theta Network.
Tutte sono ben consolidate, e sono in circolazione da più di qualche anno. Solo DOT, LINK, FIL e ICP attualmente gestiscono un market cap superiore a 1 miliardo di euro. Questo settore nascente delle criptovalute offre ancora un grande potenziale di crescita, a patto che il Web3 riesca a mantenere le sue promesse. Al momento, però, si tratta di un grande “se”, per cui è bene fare attenzione prima di investire. Assicuratevi di aver compreso a fondo concetti come tokenomics, total market cap e fully diluted value.
La tecnologia ti aiuta a risparmiare sulla bolletta grazie ad una semplice e intuitiva app:…
Si può guadagnare con Bitcoin investendo solo piccole somme di denaro? Tutta la verità dietro…
Alcuni contribuenti riceveranno un accredito sul conto corrente da parte dell'Agenzia delle Entrate: ecco come…
Dal prossimo anno milioni gli cittadini saranno costretti a dover scegliere un nuovo operatore per…
I mutui per la casa sono sempre più alti e la differenza tra le regioni…
È possibile vedere MasterChef Italia 2023 in streaming e ora sarà ancora più economico grazie…