Twitter ha rimosso le denominazioni “finanziato dal governo” e “affiliato allo Stato”, che avevano indotto molti siti di notizie a cessare di pubblicare i propri tweet e link sulla piattaforma.
Queste classificazioni hanno portato alla rimozione degli account di questi editori dalla piattaforma di micro blogging.
Secondo un articolo di Bobby Allyn della NPR, quando Elon Musk è stato interpellato sulla decisione di rimuovere le etichette da Twitter, ha detto che la decisione si basava su un “suggerimento” di Walter Isaacson. Autore di un libro a su di lui a breve in uscita.
Le etichette sono già state rimosse dai siti web di NPR, PBS, CBC e BBC, che hanno tutti espresso pubblicamente la loro opposizione all’azione. In seguito all’imposizione della designazione “affiliato allo Stato”, la prima grande entità mediatica a ritirarsi dalla piattaforma è stata la National Public Radio (NPR). Seguita poi dalla PBS e dalla CBC.
Non esiste più una classificazione dei media “affiliati allo Stato” associata al profilo della NPR e di altre testate giornalistiche
Le denominazioni sono state rimosse anche a società di media di proprietà dello Stato, come RT in Russia e Xinhua News in Cina. Twitter ha poi rimosso il sito web che descriveva i requisiti per l’aggiunta delle etichette. Ma sembra che l’azienda abbia eliminato completamente le restrizioni relative all’etichettatura dei media. Internet Archive non ha ancora rimosso questa pagina dal suo database.
Da quando le etichette sono state rimosse, nessuno tra NPR, PBS o CBC ha fornito indicazioni sulla possibilità di riprendere il proprio impegno su Twitter. Il portavoce della CBC, Leon Mar, ha dichiarato in un comunicato che l’istituzione sta “esaminando quest’ultimo sviluppo e lascerà i nostri account Twitter in pausa prima di prendere qualsiasi altra iniziativa”.
L’improvvisa decisione di Elon Musk di rimuovere le etichette per le organizzazioni giornalistiche su Twitter arriva meno di un giorno dopo che il network ha iniziato a eliminare gradualmente gli storici segni di verifica e ha richiesto agli utenti di pagare per il privilegio di mantenere i loro account. Tuttavia, sembra che non tutti siano soggetti a questo regolamento. Dal momento che il magnate della tecnologia, oggi anche Ceo e proprietario di Twitter, è stato così gentile da concedere un segno di spunta blu ai critici di Twitter LeBron James e Stephen King senza farli pagare.