Oggi, 22 aprile 2023, si celebra la Giornata della Terra, una ricorrenza che ci permette di riflettere sulle meravigliose caratteristiche del nostro pianeta natale e, cosa più importante, di fare il possibile per garantirne l’esistenza.
Il concetto di sviluppo sostenibile è sempre stato al centro della criptovaluta NANO. Il suo scopo è quello di essere la forma di moneta più efficace che sia mai stata ideata.
Nano consente agli utenti di effettuare transazioni istantanee e gratuite attraverso una rete decentralizzata così leggera da poter essere alimentata dall’energia generata da una singola turbina eolica. Nano non richiede stampa, conio o estrazione, ed è già stato completamente disperso attraverso un processo che attribuisce un valore più alto all’equità che al profitto.
Tuttavia, si può sempre fare di più. Poniamo quindi una domanda, traendo la nostra motivazione dal messaggio che la Giornata della Terra trasmette:
“Come possiamo rendere ancora più efficiente il denaro che è già il più efficiente del mondo?”
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La risposta di Nano
“È una domanda che ci frulla in testa ogni giorno alla Nano Foundation. Per questo motivo, non ci fermiamo mai nei nostri sforzi per migliorare la rete nano.”
È anche un argomento che evidentemente è passato per la testa di u/jayycox, un membro della comunità nano. L’utente ha proposto un’idea piuttosto originale. “Far funzionare la rete con l’energia solare.”
L’anno precedente, jayycox aveva creato un server Proof of Work (PoW) per il portafoglio Nault alimentato a energia solare. Ora, però, ha fatto un ulteriore passo avanti costruendo un nano nodo interamente alimentato a energia solare e dotato di un server proof-of-work, di uno switch di rete, di un router e persino di un proprio nano rubinetto!
Una blockchain a consumi minimi
Secondo jayycox, l’intero sistema consuma 18 watt di energia, che si traduce in circa 430 wattora di energia al giorno. Per contestualizzare queste cifre, il frigorifero della vostra cucina consuma da 350 a 780 watt, il che si traduce in un consumo giornaliero compreso tra 8400 e 18.720 chilowattora (Wh). In effetti, se non si utilizzano luci a LED, una singola lampadina lasciata accesa in casa consumerebbe probabilmente circa il doppio dell’energia consumata dall’intero impianto solare di jayycox quando funziona a pieno regime.
Questa è un’impressionante dimostrazione dell’efficacia della nano rete e, con il lancio del V25 proprio dietro l’angolo, le cose non potranno che migliorare da qui in avanti.
Jayycox ha riconosciuto che la sua soluzione solare non funziona perfettamente da sola. A causa delle scarse specifiche delle apparecchiature impiegate, le prestazioni complessive dei nodi risulteranno ridotte. Tuttavia, si tratta di una proof of concept. Il che la rende un nuovo sviluppo molto interessante.
Facciamo un ulteriore passo avanti?
In onore della Giornata della Terra, lanciamo un appello a fare qualcosa. C’è qualcuno nella nostra comunità che può ampliare l’innovazione apportata da jayycox? Quali sono altri modi per migliorare l’efficacia della rete nano e renderla più ecologica? Se state lavorando per realizzare tutto questo, contattateci e fornite le specifiche della vostra iniziativa in modo che possiamo promuoverla sulle nostre numerose piattaforme di social media.
Chissà, con i campioni della comunità nano che sono lungimiranti e impegnati come quelli coinvolti nella comunità nano, forse una rete nano alimentata esclusivamente da energia rinnovabile è più vicina di quanto pensiamo.
Come mai la rete nano utilizza una quantità così ridotta di elettricità?
“Ottima domanda. In poche parole, nano non utilizza il processo di mining, che richiede tempo e energia, per proteggere la sua rete.”
Open Representative Voting è il nome del metodo di voto utilizzato al suo posto. Si tratta di una svolta notevole, che potete scoprire qui. Tuttavia, questo non è l’unico progresso tecnologico che contribuisce alle proprietà di risparmio energetico di nano.
*NB: Le riflessioni e le analisi condivise sono da intendere ad esclusivo scopo divulgativo. Quanto esposto non vuole quindi essere un consiglio finanziario o di investimento e non va interpretato come tale. Ricorda sempre che le scelte riguardo i propri capitali di rischio devono essere frutto di ricerche e analisi personali. L’invito è pertanto quello di fare sempre le proprie ricerche in autonomia.
L’autore, al momento della stesura, detiene esposizioni in Bitcoin e altri asset crittografici, anche legati a quanto trattato nell’articolo.