Secondo le ultime notizie riguardo FTX, Alameda Research ha citato in giudizio Grayscale per ottenere un’ingiunzione di 250 milioni di dollari di valore patrimoniale.
Il conglomerato FTX ha rivelato ieri che una delle sue affiliate debitrici, Alameda Research, ha sporto denuncia contro Grayscale Investments presso la Chancery Court dello Stato del Delaware.
Si tratta di un nuovo sviluppo nel processo fallimentare in corso. I debitori di FTX hanno anche intentato una causa contro i proprietari di Grayscale, Digital Currency Group (DCG) e Barry Silbert, nonché contro l’amministratore delegato di Grayscale, Michael Sonnenshein.
I debitori di FTX chiedono un’ingiunzione per liberare almeno 9 miliardi di dollari di valore per gli investitori dei Grayscale Crypto Trusts e per realizzare almeno 250 milioni di dollari di valore patrimoniale per i suoi clienti e creditori.
Grayscale è accusata di aver applicato commissioni di gestione irrazionali per la gestione dei Grayscale Bitcoin ed Ethereum Trusts, secondo la denuncia presentata da Alameda. Inoltre, Grayscale è accusata di aver permesso alle sue azioni di essere scambiate a sconto rispetto al valore patrimoniale netto. Che corrisponde a più della metà.
La causa sostiene inoltre che qualora Grayscale riducesse le sue commissioni e permettesse i rimborsi, il valore delle azioni dei debitori di FTX sarebbe di almeno 550 milioni di dollari. Ovvero circa il 90% in più di quello attuale. John J. Ray III, amministratore delegato ad interim e responsabile della ristrutturazione di FTX, ha dichiarato quanto segue in merito ai recenti sviluppi:
“Per aumentare il recupero dei clienti e dei creditori di FTX, continueremo a utilizzare tutte le risorse a nostra disposizione. Il nostro obiettivo è quello di liberare il valore che, a nostro avviso, l’autocollocazione e l’inappropriato divieto di riscatto di Grayscale stanno trattenendo.”
Nelle prossime due settimane sono previsti diversi eventi macro statunitensi, tra cui il rapporto sull’occupazione, e il mercato potrebbe risentirne. A causa del FUD che circonda le attività della Silvergate Bank, la scorsa settimana il mercato delle criptovalute ha subito un colpo significativo.
L’improvviso shock è stato causato dal fatto che Silvergate Bank è stata a lungo la banca di riferimento per le imprese del settore di Bitcoin e criptovalute. In questo contesto, nelle prossime due settimane è prevista una serie di eventi macro dagli Stati Uniti. Questi eventi potrebbero avere un’influenza significativa sui valori delle criptovalute oltre che sui prezzi delle azioni. Oggi, nonostante il rialzo delle azioni statunitensi, il calo del 5% del prezzo del Bitcoin legato alla crisi del Silvergate non si è invertito.
L’S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno registrato guadagni dello 0,9% e dello 0,7% all’inizio della settimana. Questo picco potrebbe aver influenzato il prezzo del bitcoin (BTC) in condizioni normali. Non è questo il caso in questo momento, il che indica che il mercato delle criptovalute non ha ancora preso in considerazione i pericoli legati all’affair Silvergate Bank.
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