Secondo quanto riportato mercoledì da Politico e Bloomberg, il Dipartimento di Giustizia del Regno Unito si è concentrato nuovamente su Google Maps nell’ambito della sua già ampia indagine antitrust sull’azienda.
Secondo quanto riferito, il DOJ si sta concentrando sull’eventualità che Google raggruppi illegalmente i suoi prodotti di mappatura e ricerca richiedendo agli sviluppatori di app di utilizzarli contemporaneamente. Nonché sul modo in cui confeziona i suoi prodotti ad uso degli automobilisti.
Il Dipartimento ha già citato in giudizio Google due volte per violazione delle leggi antitrust: una volta nel 2020 per impedire a Google di distribuire il suo motore di ricerca e una volta questo mese per impedire a Google di impegnarsi nella pubblicità online.
Secondo quanto riportato mercoledì da Politico e Bloomberg, il Dipartimento di Giustizia si è concentrato nuovamente su Google Maps nell’ambito della sua già vasta indagine antitrust sull’azienda.
Le testate hanno dichiarato, citando persone anonime, che il DOJ si sta concentrando sull’eventualità che Google unisca illegalmente i suoi prodotti di ricerca e mappe richiedendo agli sviluppatori di app di utilizzarli contestualmente. Secondo quanto riportato da Politico, il DOJ sta esaminando il modo in cui Google abbina le sue mappe, il suo app store e l’assistente vocale per i produttori attraverso Google Automotive Services.
Secondo Reuters, il Dipartimento stava indagando sul raggruppamento di Google Maps nel marzo dello scorso anno. Tuttavia, secondo quanto riportato da Politico e Bloomberg, nelle ultime settimane il DOJ avrebbe iniziato a interrogare nuovamente potenziali testimoni, tra cui rivali e clienti. Ciò suggerisce che l’indagine potrebbe procedere più rapidamente.
Politico ha affermato che una causa potrebbe essere intentata già quest’anno. Nonostante le fonti abbiano dichiarato che non è stata presa alcuna decisione in merito.
Il DOJ ha già avviato due cause antitrust contro Google. Una nel 2020 che riguarda la distribuzione del prodotto di ricerca di Google. La seconda, questo mese, che si concentra sulla sua attività pubblicitaria online.
Anche una serie di cause intentate contro Google da associazioni di procuratori generali statali sono incentrate su problemi legati all’app store Google Play e ai casi del DOJ.
Gli sviluppatori “possono utilizzare servizi di mappatura alternativi oltre a Google Maps Platform. E molti lo fanno”. Questo ha dichiarato una portavoce di Google in un comunicato.
La funzionaria ha sottolineato che Google non è obbligata a offrire i suoi servizi automobilistici ai produttori che utilizzano il suo sistema operativo Android Automotive. Questo perché esiste “un’enorme concorrenza nel settore delle auto connesse”.
Il rappresentante ha dichiarato: “Collaboriamo sempre con le autorità di regolamentazione. Siamo anche lieti di rispondere a qualsiasi preoccupazione che possano avere riguardo alla nostra attività”.
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