Un ex dirigente di alto rango della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, Lisa Braganza, afferma che, nonostante fossero a conoscenza dei problemi di Gemini e Genesis dal 2022.
Alla notizia, i funzionari degli Stati Uniti si sono presi il loro tempo per sporgere denuncia contro di loro. Gemini, l’exchange di criptovalute dei gemelli Winklevoss, e la società di gestione patrimoniale digitale Genesis sono stati citati in giudizio dalla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti nella giornata di giovedì 12 gennaio.
La SEC era a conoscenza delle insolvenze di Genesis dal 2022
Lisa Braganza, ex capo filiale dell’ufficio di applicazione della SEC di Chicago, ha rilasciato un’intervista in diretta sull’episodio di Squawk Box della CNBC in cui ha discusso i fatti del caso e le recenti affermazioni della SEC contro Genesis & Gemini. Secondo Lisa, l’organizzazione di monitoraggio dei titoli ha esaminato per un po’ l’offerta di prestito di criptovalute di Gemini. Ma nonostante tutto ha continuato a consentire l’esecuzione di attività potenzialmente fraudolente.
La passività della SEC durante i negoziati con Gemini è persistita, ha affermato. Anche dopo che il mercato delle criptovalute è crollato nel novembre 2022 e Gemini ha smesso di pagare i suoi clienti. Sottolinea inoltre il fatto che “sono passati altri due mesi” prima che fosse intrapresa qualsiasi azione. Questo perché Gemini aveva risposto a un’azione legale collettiva contro di loro per aver interrotto i pagamenti nell’ambito del suo esclusivo prodotto Earn.
Secondo le citazioni dell’ex capo ramo:
“È sconcertante il motivo per cui non sono giunti a un accordo tanto tempo fa. Mesi e mesi fa”, ha detto un osservatore. “La SEC è stata chiara per anni che qualcosa come questo programma Earn del noto exchange di criptovalute sia una security.”
La diatriba tra Gemini e Genesis si fa meno oscura
I gemelli Winklevoss, che hanno fatto affidamento sulla fede di Silbert nella stabilità della Genesi senza condurre le proprie indagini precedenti. Sono anch’essi inclusi nel gioco dello scarica barile. Questo secondo Saga Braganza. Barry Silbert, l’amministratore delegato della società madre di Genesis, Digital Currency Group (DCG), è il primo ad essere incolpato. Il fatto che il governo sappia da giugno 2022 circa che il principale broker di criptovalute Genesis operava negli Stati Uniti in modo non solvibile lascia ulteriormente perplesso l’ex capo della SEC.
Inoltre, sostiene che queste aziende di criptovaluta lo dovevano ai loro clienti, soprattutto quando si trattava di ingenti somme di denaro. In particolare i soldi e le risorse digitali dei loro clienti.