Wyre limita i prelievi al 90%: crescono i timori che l’attività di pagamenti in criptovalute possa chiudere definitivamente i battenti.
La piattaforma di pagamenti in criptovalute ha fissato il limite dei prelievi al 90%. Circolano voci secondo cui almeno un arresto è imminente.
Un post di LinkedIn – da allora cancellato da uno dei suoi ingegneri – ha suggerito che “Wyre non continuerà come attività redditizia“. Vediamo perché.
Wyre limita i prelievi al 90%: ennesima piattaforma in criptovalute a fallire?
In un aggiornamento pubblicato durante il fine settimana, Wyre ha affermato che la politica modificata sarebbe soggetta a limiti di prelievo giornalieri. Questo ha spinto gli utenti a ritirare gradualmente la maggior parte dei loro fondi dal sito. La dichiarazione spiegava:
“Agire nel migliore interesse della nostra community è la nostra massima priorità. Stiamo esplorando opzioni strategiche per la nostra azienda che ci consentiranno di navigare nell’attuale contesto di mercato. Vogliamo realizzare la nostra missione di semplificare e rivoluzionare l’ecosistema globale dei pagamenti“.
È stato anche rivelato che Ioannis Giannaros sta passando da CEO a presidente esecutivo. Stephen Cheng invece, chief risk officer e chief compliance officer, ha intenzione di diventare amministratore delegato ad interim.
Tutto questo arriva dopo che un post di LinkedIn cancellato da uno dei suoi ingegneri tecnici ha suggerito che “Wyre non continuerà come attività redditizia“.
E secondo Axios, Giannaros ha scritto un’e-mail allo staff che diceva:
“Continueremo a fare tutto il possibile. Ma voglio che tutti si preparino al fatto che avremo bisogno di sciogliere l’attività nelle prossime due settimane“.
Continua l’effetto domino nel mercato cripto
Alcuni dipendenti temono di non ricevere alcuna liquidazione.
Giannaros non ha commentato un potenziale arresto quando è stato avvicinato da Axios, ma ha detto:
“Stiamo ancora operando, ma ridimensioneremo per pianificare i nostri prossimi passi“.
Tutto ciò segna un’incredibile inversione di fortuna per Wyre.
Aveva colpito i titoli dei giornali lo scorso aprile dopo che la società di pagamento aveva svelato i piani per accaparrarsi la società per $1,5 miliardi. Ma solo cinque mesi dopo, i piani furono frettolosamente abbandonati, ed entrambe le aziende che accettarono di rimanere come entità indipendenti.
Alcuni hanno sollevato il timore che il tentativo di Wyre di limitare i prelievi non farà che peggiorare le cose. L’esperto di sicurezza informatica John Reed Stark ha twittato:
“Un disperato @sendwyre ha appena messo un cerotto su un arto reciso. I clienti frenetici correranno a ritirarsi, il che attiverà quindi ulteriori restrizioni, che a loro volta scateneranno altre corse fino a quando rimarrà solo la carneficina. L’isteria della banca non può essere mitigata o placata“.
Altri hanno avvertito che questa potrebbe essere un’enorme battuta d’arresto per l’adozione delle criptovalute come metodo di pagamento quotidiano, dato che Wyre aveva offerto rampe e rampe per giganti del calibro di OpenSea e MetaMask.