La Fed e le principali banche testano le CBDC all’ingrosso: dopo la situazione prelievi bloccati da FTX, la regolamentazione bussa.
La Federal Reserve Bank di New York e alcune delle più grandi banche del mondo hanno lanciato un test di una valuta digitale della banca centrale su ampia scala. Alcuni paesi la utilizzeranno per il regolamento back-end.
Un test di 12 settimane esaminerà se una valuta digitale della banca centrale limitata alle transazioni back-end delle banche renderebbe più veloce ed economico il regolamento. Vediamo come funziona.
Il CBDC in questo esperimento proof-of-concept di 12 settimane non sarebbe un “dollaro digitale” tradizionale utilizzabile per gli acquisti quotidiani. Sarebbe invece limitato alle istituzioni finanziarie, secondo la Fed di New York.
Il progetto simulerà utilizzando token digitali costruiti sulla tecnologia di registro distribuito (DLT). Se tutto andasse in porto, sarebbero in grado di regolare le transazioni in pochi secondi.
Farlo attraverso l’attuale servizio di messaggistica finanziaria globale SWIFT può richiedere giorni ed essere molto costoso. In particolare per le transazioni internazionali. Per questo motivo tali pagamenti in generale e le rimesse in particolare sono un tale obiettivo per le società di pagamenti blockchain.
I partecipanti includono nove grandi banche: BNY Mellon, Citi, HSBC, Mastercard, PNC Bank, TD Bank, Truist, US Bank e Wells Fargo.
L’Innovation Center (NYIC) della Fed di New York sta eseguendo il proof of concept. Ha affermato che l’obiettivo è “testare la fattibilità tecnica, la fattibilità legale e l’applicabilità commerciale” della tecnologia DLT. L’obiettivo è saldare le passività delle istituzioni finanziarie regolamentate attraverso il trasferimento delle passività della banca centrale.
Partecipa anche il servizio globale di messaggistica finanziaria SWIFT, che ha lavorato sulla tecnologia blockchain per combattere la concorrenza di criptovalute e stablecoin.
La piattaforma in fase di test è una piattaforma di moneta digitale interoperabile chiamata “rete di responsabilità regolamentata” (o RLN), secondo una dichiarazione delle 10 istituzioni finanziarie partecipanti.
Utilizzando la tecnologia DLT, sperano che la piattaforma possa “creare opportunità di innovazione per migliorare gli accordi finanziari“.
In caso di successo, un tale sistema potrebbe essere esteso ad altre risorse digitali.
Il test esaminerà anche se un RLN è praticabile all’interno del quadro normativo esistente. Ciò significa utilizzare la struttura di elaborazione dei pagamenti esistente, inclusi i requisiti Know Your Customer (KYC) e antiriciclaggio (AML).
La piattaforma consentirà “alle banche commerciali [di] emettere denaro digitale simulato o ‘token’ – che rappresentano i depositi dei propri clienti – e regolare attraverso riserve di banche centrali simulate su un libro mastro distribuito multi-entità condiviso“.
La banca centrale degli Stati Uniti si è impegnata a chiarire che il test non era un’approvazione di alcuna politica o un suggerimento che intendesse costruire una CBDC, poiché la tecnologia si è rivelata politicamente controversa.
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