Mark Zuckerberg risponde alle critiche secondo cui il Metaverso sia in un costoso vicolo cieco: la sua risposta preoccupa gli investitori.
Zuckerberg ha annunciato che l’anno scorso Facebook avrebbe cambiato il suo nome in Meta per riflettere la sua spinta verso la realtà virtuale. Attualmente sta spendendo 10 miliardi di dollari all’anno nel metaverso.
Ma deve ancora raccogliere i frutti di questo investimento. Solo tra luglio e settembre, Reality Labs ha subito perdite sbalorditive di $3,67 miliardi di dollari.
A peggiorare le cose, la società ha avvertito che queste perdite operative aumenteranno il prossimo anno. Queste considerazioni hanno spinto alcuni analisti a dichiarare quanto vedremo di seguito.
Meta è stato recentemente scosso da una serie di rapporti che hanno rivelato che Horizon Worlds, il suo metaverso di punta, è in “blocco della qualità“. La risposta di Zuckerberg.
Zuckerberg risponde alle critiche sul Metaverso
Nonostante innumerevoli critici abbiano messo in dubbio le “scommesse sperimentali” dell’azienda, Zuckerberg ha difeso la sua strategia e ha suggerito che gli scettici “sono miopi“:
“Sarebbe un errore per noi non concentrarci su nessuna di queste aree che saranno di fondamentale importanza per il nostro futuro“.
Ha continuato insistendo sul fatto che Meta sta facendo “un lavoro di punta“. Inoltre i suoi prodotti all’avanguardia matureranno “in diversi periodi di tempo nei prossimi cinque o dieci anni“.
Tuttavia, non si può negare il fatto che il nuovo visore per la realtà virtuale di Meta – che offre la migliore esperienza nel metaverso – è incredibilmente costoso.
Il suo prodotto Quest Pro appena presentato attualmente costa circa 1.500 euro. L’analista di PP Foresight Paolo Pescatore ha paragonato l’attuale strategia di Meta a “una grande scommessa data la crisi economica“.
“Le persone non si stanno affrettando per acquistare un visore VR o addirittura per guardare video a 360 gradi… Il nuovo dispositivo sembra ancora un giocattolo costoso“.
In effetti, il rapporto WSJ includeva anche dati che hanno rivelato che più della metà delle cuffie Quest da 400 euro sono inutilizzate sei mesi dopo l’acquisto.
Tutto questo indica che i primi utenti – che sono abbastanza curiosi da spendere centinaia di euro – non sono completamente soddisfatti dell’esperienza che stanno vivendo.