Il “Pablo Escobar inglese” non potrà possedere Bitcoin al suo rilascio: scopri perché

“Pablo Escobar inglese”: l’assurda vicenda dell’uomo a cui è stato vietato detenere Bitcoin al suo rilascio. Scopri perché. 

A un famigerato magnate della droga – noto come il “Pablo Escobar britannico” – è stato vietato di detenere Bitcoin. Tutto questo mentre si avvicina la sua data di rilascio.

Pablo escobar inglese
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Curtis “Cocky” Warren una volta aveva un patrimonio netto di $227 milioni di dollari. Le autorità hanno riferito che potrebbe affrontare altri cinque anni di prigione se infrange questa regola. Vediamo i dettagli della vicenda.

Il “Pablo Escobar inglese” non può detenere Bitcoin: ecco perché

Curtis “Cocky” Warren una volta aveva un patrimonio netto di $227 milioni di dollari. Le autorità hanno riferito che potrebbe affrontare altri cinque anni di prigione se infrange questa regola.

Secondo il Sunday Times, il 59enne “sarà soggetto ad alcune delle misure più severe imposte a un detenuto rilasciato“. I suoi 14 anni dietro le sbarre stanno per giungere al termine.

A Warren sarà inoltre vietato utilizzare i social media. Inoltre dovrà dare un giorno di preavviso se vuole entrare nell’auto di un amico, e gli sarà permesso avere un solo telefono cellulare.

Durante la sua permanenza in carcere, la sua condanna è stata prorogata perché si è rifiutato di rispettare un ordine di confisca da 225 milioni di dollari.

Una fonte della National Crime Agency ha detto al giornale che questo ordine di confisca rimane in vigore. Questo significa che, se dovesse acquistare una casa in futuro, gli verrebbe portata via.

Questo aiuta a spiegare perché ci sono restrizioni così pesanti su qualsiasi potenziale utilizzo di Bitcoin e mostra che i tribunali britannici possono vietare ai detenuti di detenerli.

Anche in termini legali, a Warren è stato detto che non sarà in grado di avere più di $1.100 in contanti. Inoltre la sua capacità di prendere in prestito denaro o navigare in Internet sarà monitorata e limitata.

Tutte queste restrizioni rimarranno in vigore per almeno cinque anni e mirano a garantire che non ricada nei reati di droga.

L’ANC ha affermato che queste regole “avranno scarso impatto su coloro che sono veramente riformati“.

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