La Federal Reserve continua a creare un contesto macroeconomico restrittivo, proseguendo con le politiche di aumento dei tassi per contrastare l’inflazione fuori controllo, ma il rischio recessione si fa sempre più probabile.
Sebbene il mercato delle criptovalute non abbia ancora registrato nuovi minimi, ha combattuto duramente per superare gli sfavorevoli problemi economici di questi mesi.
Inoltre, sembra che le prospettive per il mercato delle criptovalute siano appena diventate molto più nebulose. Raphael Bostic, presidente e amministratore delegato della Fed di Atlanta, rivela che la lotta all’inflazione è ancora agli inizi.
I prezzi dei bitcoin continuano a essere compresi tra 19.000 e i 20.500 dollari. Al momento della scrittura BTC viene scambiato a 20.177. Ethereum non è riuscito a tornare al suo livello pre-unione. Ethereum, la secoda critpovaluta al mondo per capitalizzazione, è scambiato oggi a circa 1360 dollari.
Nel frattempo, l’OPEC+ ha deciso di tagliare la produzione di petrolio per aumentare i costi. Anche questo fattore può contribuire ad un aumento dell’inflazione.
Regolando l’offerta di moneta, la Federal Reserve ha il compito di prevenire condizioni macroeconomiche anormali. La Fed sta quindi cercando di limitare l’offerta di moneta attraverso l’aumento dei tassi di interesse e un Quantitative Tightning a causa dell’aumento dei livelli di inflazione.
La posizione da falco della Fed ha portato a un forte calo del prezzo delle criptovalute. Bostic afferma che la battaglia della Fed contro l’inflazione è ancora agli inizi. Pensa che prima della fine dell’anno, la Fed debba aumentare i tassi di interesse di ulteriori 150 punti base.
Inoltre, l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio ha deciso di ridurre le esportazioni di petrolio per aumentare i prezzi. L’aumento dei livelli di inflazione negli Stati Uniti potrebbe essere il risultato degli alti prezzi dell’energia. Il presidente Joe Biden afferma che l’OPEC+ ha preso la decisione di sostenere la posizione della Russia nel conflitto con l’Ucraina.
Il presidente e CEO della Fed di San Francisco, Mary Daly, concorda sulla necessitĂ di ulteriori aumenti dei tassi di interesse.
Per calmare l’economia britannica, la Banca d’Inghilterra è passata al quantitative easing. Le banche centrali sono state avvertite di un’imminente recessione dalla Banca Mondiale e dall’ONU.
Tuttavia, è improbabile che la Fed ascolti i terribili avvertimenti sull’imminente recessione.
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