Che cos’è il trading di opzioni in criptovalute? Criptomercato approfondisce le basi di questo strumento finanziario, e le diverse tipologie.
Nell’ultimo anno, le opzioni sono diventate uno strumento sempre più importante. Leggi di più.
Sebbene lo strumento fosse in precedenza utilizzato per lo più da trader professionisti, sempre più investitori hanno iniziato a sperimentarlo, facendo aumentare la popolarità anche delle opzioni nel mercato delle criptovalute. Nell’articolo di oggi, Criptomercato approfondisce le basi del trading di opzioni, e ne spiega tutti i tipi. Immergiamoci!
Indice dei contenuti
Le opzioni sono uno strumento finanziario complicato, che consente ai trader di speculare sul prezzo di un asset. I trader utilizzano questo strumento per scommettere sul prezzo di un asset in uno specifico momento futuro, ad esempio entro la fine della prossima settimana.
Le opzioni attribuiscono al titolare il diritto di acquistare o vendere l’asset sottostante – alla data di scadenza o prima – ad un prezzo preventivamente concordato. Ma tieni a mente che non sarai mai obbligato ad acquistare o vendere l’asset.
Il prezzo predeterminato è chiamato prezzo d’esercizio, mentre il prezzo pagato per l’opzione è chiamato premium.
Attualmente, gli asset più popolari nel mercato delle criptovalute sono Bitcoin ed Ethereum. Ma anche il mercato delle opzioni altcoin sta crescendo. Alcuni trader utilizzano queste opzioni per speculare sulla direzione e sulla volatilità di questi asset, mentre altri le usano come strumento di copertura. Contrariamente alla maggior parte degli altri strumenti, le opzioni possono offrire buone opportunità di trading anche se il mercato non fa oscillazioni selvagge.
Ora che abbiamo discusso in maniera preliminare delle opzioni nel mercato delle criptovalute – e di come differiscono dagli altri strumenti finanziari – esaminiamo i due tipi più importanti di opzioni: opzioni put (o semplicemente put) e opzioni call (o semplicemente call).
Un’opzione call conferisce al possessore il diritto di acquistare l’asset sottostante al prezzo di esercizio alla scadenza (o prima), indipendentemente da ciò che accade sul mercato.
I trader acquistano opzioni call quando ritengono che il prezzo di mercato supererà il prezzo di esercizio alla data di scadenza o prima. Questo di fatto spinge il valore dell’opzione verso l’alto, generando di dei profitti. Più il prezzo di mercato supera il prezzo di esercizio, più alto diventa il valore dell’opzione.
Vediamolo bene con un esempio!
Luciano acquista un’opzione call di Ethereum ad un prezzo di esercizio di 1.700 euro per la prossima settimana, con un premium di 30 euro. In altre parole, pagherà 30 euro per il diritto di acquistare Ethereum per 1.700 euro, la prossima settimana.
Se Ethereum sale a 1.800 prima della prossima settimana, Luciano potrebbe decidere di chiudere la posizione prima della scadenza. L’opzione genererà 100 euro lordi, 70 euro netti considerando il costo del premium. Nella maggior parte dei casi, l’opzione varrà ancora di più, poiché le persone probabilmente vorranno speculare su prezzi ancora più alti, spingendo ulteriormente il prezzo delle opzioni.
Se il prezzo si muove contro l’operazione di Luciano, l’opzione scadrà, e lui perderà solo i 30 euro del premium. In altre parole, quando si acquistano opzioni, il lato negativo è limitato semplicemente al premium, mentre il lato positivo è potenzialmente senza limiti.
Come puoi ben vedere, il rapporto rischio/rendimento potrebbe rendere l’acquisto di opzioni una strategia finanziaria interessante. Naturalmente, ci sono anche numerose strategie per rendere la vendita di opzioni uno strumento efficace, ma queste sono più adatte per i trader più esperti.
Oltre ad acquistare opzioni call, i trader possono anche scegliere di venderle prima che l’opzione raggiunga il prezzo di esercizio. Questo se ritengono che il prezzo sottostante non farà mosse particolarmente violente. Il trader pagherà il premium dell’opzione e guadagnerà denaro, purché l’opzione non superi il prezzo di esercizio prima della scadenza.
Un’opzione put conferisce al titolare il diritto di vendere l’asset sottostante al prezzo di esercizio – alla scadenza o prima – indipendentemente da ciò che accade sul mercato.
I trader acquistano opzioni call quando ritengono che il prezzo di mercato sarà inferiore al prezzo di esercizio alla data di scadenza o prima. Questo aumenterà il valore dell’opzione, generando dei profitti. Più il prezzo di mercato scenderà al di sotto del prezzo di esercizio, maggiore sarà il valore dell’opzione.
Ad esempio, Marco acquista un’opzione put di Ethereum con uno strike di 1.600 euro per la prossima settimana, con un premium di 110 euro. In altre parole, paga 110 euro per avere il diritto di vendere Ethereum per 1.600 euro, la prossima settimana.
Se Ethereum scende a 1.400 prima della prossima settimana, potrebbe decidere di chiudere la posizione in anticipo. Se lo fa, l’opzione varrà almeno 200 euro, con un profitto di 90 netti considerato anche il premium.
Anche in questo caso, quando acquisti opzioni, il tuo massimo svantaggio è il premio che paghi, mentre il vantaggio è potenzialmente illimitato.
Questo ci porta ad alcuni dei termini più famosi legati al mercato delle opzioni. Puoi trovare questi termini alla fine di questo articolo.
Molti trader usano le opzioni put per proteggersi dal ribasso. Ad esempio, quando detieni una quantità significativa di Bitcoin spot, ma ti aspetti un ribasso nella prossima settimana, puoi acquistare un’opzione put. Questo ti costerà il premium di opzione, ma coprirà le perdite del tuo wallet spot se i prezzi scendono.
Come con le opzioni call, i trader possono scegliere di vendere anche un’opzione put, e lo faranno quando si aspettano che il prezzo rimanga al di sopra del prezzo di esercizio dell’opzione. Finché il prezzo sarà al di sopra del prezzo di esercizio dell’opzione put, il venditore manterrà il premium.
Finora, abbiamo spiegato le basi delle opzioni di acquisto e vendita. Ma i prezzi delle opzioni si muovono in modo diverso rispetto al prezzo dell’asset sottostante. I prezzi spot di Bitcoin e le opzioni Bitcoin di solito non sono mai correlati su base 1:1.
Questo è dovuto a ciò che chiamiamo greche di un’opzione. Ci sono un certo numero di greche, una più complicata dell’altro.
L’articolo di oggi discute solo di quelle basilari. In primo luogo, possiamo citare il Delta(Δ): si tratta del tasso al quale il valore dell’opzione si sposta rispetto al movimento dell’asset sottostante. Ad esempio, un’opzione Bitcoin con un Delta di 0,73 si sposterà dello 0,73% per ogni mossa dell’1% su Bitcoin. Questo ti aiuterà a capire come si comporterà l’opzione, una volta che la volatilità colpisce i mercati.
Un altro fattore unico nelle opzioni è il modo in cui perdono parte del loro valore man mano che si avvicinano alla scadenza. Le opzioni vedono il loro valore decrescere quando c’è meno tempo per il trader per realizzare un profitto. Questo decadimento di valore è espresso in termini di Theta (θ): il tasso al quale il premium di un’opzione diminuisce in prossimità della sua scadenza.
I trader usano questi parametri per prendere decisioni di trading corrette.
Le opzioni possono creare confusione in quanto c’è molta più carne al fuoco rispetto ai futures. Tuttavia, le opzioni aprono nuove opportunità che non si trovano altrove nel mercato. Ci vuole tempo per capirle, e capire come usarle a proprio vantaggio.
In breve, le opzioni possono essere utilizzate per scommettere sulla direzione dei prezzi e ridurre il rischio di un portafoglio di criptovalute, ma anche per speculare sull’azione laterale dei prezzi.
Come promesso, ecco un glossario dei termini che abbiamo utilizzato in questo articolo:
Opzione call: conferisce il diritto di acquistare l’asset sottostante a un prezzo prestabilito, alla scadenza o prima della scadenza.
Opzione put: conferisce il diritto di vendere l’asset sottostante a un prezzo prestabilito, alla scadenza o prima della scadenza.
Premium: il prezzo pagato per avere l’opzione di acquisto o di vendita (ovvero il valore corrente dell’opzione).
Delta: il tasso al quale il valore dell’opzione si sposta rispetto al prezzo dell’asset sottostante.
Theta: il tasso al quale il valore/premio di un’opzione diminuisce in prossimità della scadenza.
Gamma: il tasso di variazione tra il delta e il prezzo dell’asset.
In the Money: quando il valore dell’asset sottostante è superiore al prezzo di esercizio di un’opzione call o inferiore al prezzo di esercizio di un’opzione put.
At the Money: quando il valore dell’asset sottostante è uguale al prezzo di esercizio di un’opzione.
Out of the Money: quando il valore dell’asset sottostante è inferiore al prezzo di esercizio di un’opzione call o superiore al prezzo di esercizio di un’opzione put.
Scadenza: la data in cui l’opzione viene liquidata.
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