Gli hacker di criptovalute in Corea del Nord stanno sfuggendo di mano mentre gli hacker sponsorizzati dallo stato continuano a prendere di mira le società blockchain.
Nick Carlsen, analista blockchain di TRM Labs ed ex analista dell’FBI, ha avvertito che il problema degli attacchi informatici “sta per peggiorare”. Dichiarazione rilasciata durante un panel di discussione sui crimini informatici per il Center for a New American Security (CNAS) che ha avuto luogo ad agosto 9, 2022.
Carlsen ha affermato che il panorama delle minacce è al culmine con la frode finanziaria e che:
La situazione relativa ai furti “sta andando a peggiorare. La criptovaluta diventerà molto più di un mezzo accettato di pagamento effettivo”.
In particolare, la discussione tra Stati Uniti e Corea del Sud faceva parte di una strategia per rafforzare la cooperazione nella lotta alla criminalità finanziaria informatica. Con particolare attenzione alla criptovaluta e alla tecnologia blockchain, e all’aumento dell’attività informatica in Corea del Nord.
Nel 2021, gli Stati Uniti e la Corea del Sud hanno unito le forze per rafforzare la loro alleanza attraverso un gruppo di lavoro informatico congiunto. Priorità: la criminalità informatica e la creazione di strategie per combattere il ransomware.
Secondo So Jeong Kim, ricercatore senior presso l’Istituto per la sicurezza nazionale della Corea del Sud, un risultato notevole del lavoro del gruppo sarebbe l’incoraggiamento della condivisione di informazioni sull’attività informatica nordcoreana con il governo sudcoreano.
L’idea del gruppo di lavoro informatico congiunto ha visto nuova attenzione quando gli Stati Uniti e la Corea del Sud si sono incontrati ancora una volta nel maggio 2022. Incontro avvenuto al vertice USA-ROK tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il presidente della ROK Yoon Suk-yeol.
Da allora, però, i gruppi di cyberworking USA-ROK non hanno fatto progressi apprezzabili, e Seoul e Washington hanno entrambi taciuto sulla questione.
In particolare, durante il panel US-ROK, Carlsen ha affermato che l’attuale situazione della sicurezza informatica richiede operazioni congiunte. Non si può fare altrimenti se si vuole recuperare le risorse rubate dagli hacker nordcoreani. Aggiungendo che dal momento che probabilmente si sono abituati a essere i cacciatori piuttosto che i braccati, un approccio diretto è la migliore linea d’azione.
In una nota finale, Carlsen ha suggerito:
“Se dovessi combinare l’intelligence che entrambi i paesi hanno su quelle reti, non per accumularla, ma per condividerla in modo produttivo. Ciò potrebbe effettivamente avere un impatto significativo qui, per interdire e sequestrare posta crittografica, dove è nel tradizionale sistema finanziario. Molto più accessibile e vulnerabile alla ripresa.”
Con il recente aumento dei crimini crittografici in Corea del Nord, la nazione è diventata il leader globale nel crimine crittografico. Il totale della refurtiva sarebbe di oltre 1,5 miliardi di dollari. In definitiva, affrontare queste sfide frontalmente gli esperti affermano non è solo un suggerimento ma una questione di sicurezza informatica globale.
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