Lo scorso Venerdì, la SEC statunitense ha accusato tre persone nel primo schema di insider trading di criptovalute, creando un grande scalpore con il loro annuncio.
A portare avanti lo schema scorretto di speculazione sui mercati sarebbe stato un ex product manager di Coinbase. Il manager ha ripetutamente detto a suo fratello e a un amico i tempi e i dettagli degli imminenti annunci di quotazione, stando a quanto emerso dalle note rilasciate dalla SEC.
Gli organismi di regolamentazione stanno ora conducendo ulteriori indagini a seguito delle accuse di frode contro l’ex manager di Coinbase.
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L’accusa di frode contro Coinbase porta all’arresto dell’ex manager
Ishan Wahi, un manager del noto exchange di criptovalute Coinbase, ha collaborato con suo fratello Nikhil Wahi e l’amico Sameer Ramani per coordinare i listing di Coinbase, secondo la denuncia della SEC, in modo da trarre un vantaggio sleale nei confronti degli altri operatori di mercato. In seguito alla venuta alla luce dei fatti, il manager di Coinbase è stato preso in custodia. Secondo quanto riferito dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, Ishan e Nikhil Wahi sono stati arrestati venerdì a Seattle. Inoltre, Ramani, che è ancora latitante, è stato accusato oggi di complicità nello schema.
Secondo la denuncia, Wahi avrebbe ottenuto in modo improprio informazioni proprietarie critiche di Coinbase tra giugno 2021 e aprile 2022. Con tali preziose informazioni, il manager ha dato istruzioni ai suoi amici intimi per attuare operazioni speculative, avendo la pressochè certezza di andare a segno. Secondo le ricostruzioni, i tre accusati hanno acquistato criptovalute utilizzando portafogli blockchain anonimi di Ethereum, così da poter rivendere a prezzi notevolmente aumentati dopo la volatilità che i nuovi listing su Coinbase provocano abitualmente.
Ishan Wahi ha collaborato nell’organizzazione degli annunci di quotazione pubblica di Coinbase mentre lavorava per l’exchange. Le criptovalute o i token che venivano immessi sul mercato per l’inizio delle negoziazioni. Tali informazioni sono sempre state trattate con grande riserbo da Coinbase, per ovvi motivi. I dipendenti sono stati inoltre avvertiti di non operare sui mercati utilizzando tali informazioni o di non dare suggerimenti ad altri con esse.
La SEC ha recentemente richiesto informazioni a diversi exchange in merito alle loro misure di protezione dall’insider trading. A seguito del recente crollo del mercato delle criptovalute, che ha portato a significative liquidazioni, la commissione ha cercato di proteggere gli investitori.
Come funziona l’insider trading
L’insider trading è una pratica fraudolenta che possono mettere in atto gli operatori di mercato. La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti definisce l’insider trading come:
“L’acquisto o la vendita di un titolo, in violazione di un dovere fiduciario o di un altro rapporto di fiducia. Sulla base di informazioni sostanziali e non pubbliche sul titolo.”
Le informazioni riservate che riguardano i titoli negoziabili sono tutte le informazioni che potrebbero influenzare in modo significativo la scelta di un titolo da parte dell’acquirente o del venditore. Le informazioni che non sono legalmente accessibili al pubblico, sono considerate informazioni non pubbliche.
Alla radice della questione di legalità nelle pratiche di speculazione finanziaria, vi è il tentativo della SEC di mantenere un mercato che sia il più equo e trasparente possibile. Una persona con accesso a informazioni privilegiate avrebbe un vantaggio sleale e ingiusto rispetto ad altri investitori che non hanno tale accesso. Questo inoltre potrebbe potenzialmente realizzare profitti maggiori in modo molto meno rischioso, ai danni di chi invece queste informazioni non le può avere.
Insider trading legale e illegale: le differenze
Ogni qualvolta si condivide qualsiasi tipo di informazione non pubblica che riguarda i mercati finanziari significativa con altre persone, al di là delle motivazioni per cui lo si faccia, si è coinvolti nella pratica illegale e scorretta dell’insider trading. Quando i direttori di società acquistano o vendono azioni, ma rivelano legalmente le loro transazioni, si parla di insider trading legale. I regolamenti stabiliti dalla Securities and Exchange Commission proteggono gli investimenti dagli effetti dell’insider trading. Il fatto che l’individuo sia o meno un dipendente dell’azienda non ha alcuna incidenza sul modo in cui le informazioni sostanziali non pubbliche sono state ottenute.
Supponiamo, ad esempio, che qualcuno condivida informazioni materiali non pubbliche con un amico dopo averne appreso da un familiare. Tutte e tre le parti coinvolte potrebbero dover affrontare un’azione legale se l’amico si avvantaggia di queste informazioni privilegiate per fare soldi nel mercato azionario.
Ed è proprio l’esempio perfetto per descrivere quanto hanno fatto l’ex manager di Coinbase, il fratello e l’amico stretto, per sfruttare un vantaggio sleale sulla speculazione delle criptovalute che venivano via via listate sull’exchange.
Almeno 25 criptovalute sono state acquistate grazie all’insider trading
La SEC ha stimato che lo schema di insider trading di criptovalute ha generato ai tre indagati profitti illeciti per un valore di almeno 1,1 milioni di dollari. Il che è stata una rivelazione abbastanza sorprendente. Secondo la denuncia, i trasgressori avrebbero acquistato almeno 25 criptovalute differenti per trarre profitto dagli annunci di listing su Coinbase.
Le accuse, secondo il procuratore degli Stati Uniti Damian Williams, servono a ricordare che l’industria delle criptovalute non è una “zona libera dalla legge”. “Con queste accuse, diciamo forte e chiaro che la frode è frode è frode, che avvenga sulla blockchain o a Wall Street.”