Nella finanza tradizionale, c’è sempre un’autorità centrale che monitora, sovrintende e ha potere di intervento e controllo su pressochè tutte le transazioni finanziarie.
Se ad esempio stacchi un assegno ad un amico, la tua banca esaminerà il tuo conto, verificherà che tu abbia i fondi richiesti e quindi confermerà la transazione alla banca della controparte ove l’assegno è stato incassato. Fatto questo, la propria banca e quella della controparte beneficiaria, scriveranno un record di questa transazione in un libro mastro per aggiornare i saldi dei conti in questione.
Nel caso di una blockchain però, non esiste un’autorità centrale che ha questo potere. Invece, tutto ciò che ha a che fare con la verifica delle transazioni, viene eseguita dai nodi della blockchain. Un nodo è un dispositivo che funge da server remoto, aiutando la blockchain a elaborare le transazioni. Chiunque può diventare un nodo eseguendo il software blockchain sul proprio computer, laptop o telefono.
Quindi, ogni volta che arriva una transazione, i nodi concordano reciprocamente sull’autenticità della transazione prima che venga confermata e aggiunta alla blockchain. Ora, blockchain diverse hanno regole e metodi diversi per consentire agli utenti di arrivare a questo mutuo accordo. Queste regole e procedure sono chiamate protocolli di consenso e sono il cuore pulsante delle funzionalità di ogni blockchain ad oggi esistente.
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Come accennato in precedenza, esistono vari tipi di protocolli di consenso. Ad esempio, la blockchain di Bitcoin e quella di Monero utilizza il meccanismo di consenso “Proof-of-Work“, mentre la rete Ethereum sta attualmente effettuando l’aggiornamento al meccanismo di consenso “Proof-of-Stake”. Lo stesso che viene utilizzato ad esempio da Cardano o Cosmos.
Sebbene ciascuno dei protocolli funzioni in modo diverso, tutti hanno uno scopo: fornire un metodo di revisione e conferma per i dati delle transazioni. Seguendo questo metodo, i nodi possono raggiungere un “consenso” sulla validità di una transazione.
Una volta che le transazioni sono state convalidate, possono essere raggruppate in blocchi e aggiunte alle blockchain. Una volta fatto ciò, il meccanismo di consenso è anche responsabile della distribuzione delle informazioni nei nuovi blocchi agli altri nodi.
I protocolli di consenso sono ciò che di più basilare e importante possiamo trovare nella tecnologia blockchain. Gli scopi più importante dei meccanismo di consenso sono la creazione di un sistema affidabile e che sia il più possibile decentralizzato.
a decentralizzazione è la premessa centrale della tecnologia blockchain. Questo perché un sistema in cui i nodi verificano l’autenticità di una transazione permette banalmente di non avere la necessità di un’autorità centrale. Inoltre, con l’aumentare della popolarità della blockchain, aumenta anche il numero di nodi. Ciò non fa altro che rendere la blockchain in quesitone ancora più decentralizzata.
con un meccanismo di consenso, gli utenti non devono riporre la loro fiducia in un’autorità centrale per eseguire le transazioni. Questo è ciò che rende le blockchain “senza fiducia”.
Il protocollo di consenso è il responsabile della distribuzione delle informazioni aggiornate sulle transazioni a tutti i nodi della rete. Viene quindi memorizzato su questi dispositivi sotto forma di blocchi concatenati insieme in ordine cronologico. Ogni volta che viene aggiunto un nuovo blocco, viene trasmesso alla rete, creando un’unica fonte di verità. Questo sostituisce le autorità umane presenti nella finanza tradizionale che facilitano la fiducia con l’informatica e la prova matematica che qualcosa è accaduto.
Senza un meccanismo di consenso non c’è alcun modo di impedire ai nodi canaglia di approvare/rifiutare erroneamente le transazioni o manomettere il database in qualche modo. Qualsiasi nodo potrebbe raccogliere una transazione casuale e la spaccia per legittima senza che nessun altro possa esaminarla o rilevare eventuali errori o irregoalrità. Tuttavia, quando migliaia di occhi lo controllano e concordano sulla validità, tutti i nodi sono costretti a lavorare onestamente.
Un esempio di tale minaccia alla sicurezza è un attacco “double spending”, ossia che genera una doppia spesa. Senza un meccanismo di consenso, un nodo canaglia può facilmente spendere una certa quantità di criptovaluta e quindi modificare la transazione in modo che non mostri la spesa. In questo modo, potrebbero quindi utilizzare le stesse criptovalute ancora e ancora per creare un numero indefinito di transazioni, senza che il wallet che sta spendendo veda il saldo aggiornato. Con un meccanismo di consenso invece, tali incoerenze sarebbero facilmente respinte dagli altri nodi e non è possibile per nessuno spendere due volte la stessa moneta digitale.
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