L’exchange di criptovalute Coinbase prevede di espandersi ulteriormente in Europa, dopo aver licenziato numerosi dipendenti e revocato le offerte di lavoro.
Nana Murugesan, vicepresidente dell’exchange di criptovalute con sede a San Francisco, in California, ha rivelato l’intenzione di registrarsi in diversi paesi tra cui Italia, Spagna, Francia e Paesi Bassi.
Coinbase è già un exchange di criptovalute registrato nel Regno Unito, in Irlanda e in Germania. Inoltre, l’azienda ha persino assunto il suo primo dipendente in Svizzera.
Nana Murugesan, vicepresidente dello sviluppo commerciale e internazionale di Coinbase, in un’intervista del 30 giugno ha affermato che la società sta attualmente cercando di espandersi nel mercato europeo. Inoltre, la società è persino aperta a procedere ad alcune acquisizioni nella regione. Questo perchè le quotazioni di mercato stanno crollando nel mezzo della crisi delle criptovalute, aprendo ottime occasioni di ingresso per investire in molte realtà legate al settore.
“In tutti questi mercati la nostra intenzione è quella di avere prodotti retail e istituzionali. È quasi come una priorità esistenziale per noi assicurarci di essere in grado di realizzare la nostra missione accelerando i nostri sforzi di espansione”. Queste le parole della responsabile di Coinbase circa l0intenzione di espandersi in Europa.
Coinbase quindi crede che questo sia il momento migliore per espandersi in altre regioni poiché molte aziende focalizzate sul mercato delle criptovalute affrontano rischi di crisi di liquidità e di insolvenza. Il crollo dei mercati ha di recente spazzato via quasi 2 trilioni di dollari dalla capitalizzazione di mercato totale.
Attualmente, la capitalizzazione di mercato è scesa al di sotto dei 900 miliardi di dollari. Oltre al fatto che la crisi di liquidità ha spinto Three Arrows Capital e Celsius sull’orlo del fallimento. Insieme a molti altri operatori che sono sulla buona strada per trovarsi in difficoltà simili.
Mentre l’industria tecnologica globale deve affrontare tagli di posti di lavoro, Coinbase non ne è stata risparmiata. La crisi ha portato l’azienda a tagliare quasi il 18% del personale globale a giugno, il che ha avuto un impatto anche sui dipendenti nel Regno Unito e in Irlanda.
Il 27 giugno, la banca d’investimento Goldman Sachs ha declassato le valutazioni di Coinbase a “da vendere”, prevedendo un calo delle entrate nella seconda metà di quest’anno. Il prezzo delle azioni è attualmente scambiato a circa 49,75 dollari, in calo del 36% in un mese.
Coinbase ha una lunga storia di spinte all’espansione in condizioni di mercato difficili. In effetti, l’ultima spinta europea nel 2015 è arrivata anche in un momento difficile per il mercato delle criptovalute. Coinbase vuole mettersi al passo di rivali come Binance, FTX e Crypto.com, poiché questi si sono già espansi in diverse regioni.
Murugesan crede che l’obiettivo finale dell’azienda sia quello di dominare a livello globale e il segmento internazionale aiuta a dominare il suo business.
“Dovrebbe essere significativo, probabilmente la maggioranza, della nostra attività. Questo è quello che sarebbe il nostro obiettivo. Ma esattamente sul quando riusciremo ad arrivare a tutto questo, ci sono molte incognite ancora ed fattori esterni da cui dipendiamo“.
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