Sabato 18 giugno Bitcoin ha subito un’altra importante discesa del prezzo nelle quotazioni di mercato, rompendo la soglia psicologica del 20.000 dollari per la prima volta da dicembre 2020.
In questo momento, BTC è scambiato a 19.548 dollari, dopo aver toccato addirittura i 17500 in nottata, con una capitalizzazione di mercato di 360 miliardi di dollari.
Il panico si è diffuso in tutto il mercato delle criptovalute mettendo in allerta gli investitori per il recente ribasso. Nel clima di tensione e incertezza generale, le voci note nel panorama non hanno perso occasione di sottolineare e rafforzare le proprie posizioni.
Analisi genuine e basate sui fatti o semplice wishful thinking di qualcuno che orami si è troppo esposto da una parte della barricata e si sente costretto a restar fedele alle posizioni avanzate in modo così radicale?
Il presidente di El Salvador Nayib Bukele ha chiesto di prendere un momento di respiro e invita le persone a tornare a ragionare un po’ più in ottica di lungo periodo, senza quindi prendere decisione avventate mosse solo dall’emotività del periodo e dalla stampa che alimenta FUD come mai prima d’ora.
Le parole di Bukele sul crollo dei prezzi di Bitcoin
In un messaggio su Twitter, il presidente di El Salvador Nahib Bukele ha scritto:
“Vedo che alcune persone sono preoccupate o ansiose per il prezzo di mercato di Bitcoin. Il mio consiglio: smetti di guardare il grafico e goditi la vita. Se hai investito in Bitcoin, il tuo investimento è sicuro e il suo valore crescerà immensamente dopo il mercato ribassista. La pazienza è la chiave.”
Il valore nominale degli investimenti in Bitcoin di El Salvador è già diminuito di oltre il 50%. Il paese latinoamericano ha iniziato ad acquistare Bitcoin nell’agosto 2020 e finora ha accumulato più di 2300 Bitcoin come parte del suo Tesoro. Il più recente acquisto di Bitcoin da parte del paese è avvenuto all’inizio di maggio 2022.
L’industria delle criptovalute è morta, secondo Peter Schiff
L’ormai popolare e a tratti macchiettistico critico di Bitcoin Peter Schiff ha colto la palla al balzo per consolidare la sua consueta narrativa mirata a screditare e criticare il mondo di Bitcoin e delle criptovalute. Subito dopo i dati sull’inflazione negli Stati Uniti dell’11 giugno, Schiff aveva previsto che la capitalizzazione di mercato totale dello spazio crittografico sarebbe scesa sotto gli 800 miliardi di dollari ed è esattamente quello che è successo nell’arco dell’ultima settimana.
In uno dei suoi ultimi tweet, Schiff ha commentato audacemente che il mercato delle criptovalute è morto. Il critico di Bitcoin ha scritto:
“Molte persone nel settore delle #criptovalute stanno dicendo che questo crollo è una sana scossa. Sono d’accordo sul fatto che sia salutare, ma non per le criptovalute. Quell’industria come la conosciamo è morta, il che è molto salutare per l’economia. Le criptovalute hanno probabilmente un futuro, ma Bitcoin non ne farà parte.”
Ha inoltre attaccato Bitcoin definendolo un “fallimento epico”. Ha scritto inoltre che i massimalisti di Bitcoin dovrebbero rendersi conto che Bitcoin non agisce più come un porto sicuro.
Insomma, il più classico mix di luoghi comuni e dicerie adatti alla massa. Da entrambi i fronti, Bukele da una parte che non può che giustificare le manovre finanziarie un po’ avventate che porta avanti con il tesoro del paese che governa. Dall’altra Schiff che per l’ennesima volta annuncia la catastrofe, sperando di prenderci e che nessuno più ricordi le decine di altre volte che l’ha annunciata, ma non è successo nulla di degno di nota. Nulla di nuovo sotto il sole insomma. Il tempo ci dirà chi ha direzionato dalla parte giusta critiche o fiducia.