Nonostante il mercato che mostra forti tendenze ribassiste, la comunità di Ethereum e i massimalisti, attendono ancora The Merge con impazienza. Nel mentre gli sviluppatori che lavorano sulla rete stanno facendo passi da gigante.
Il primo chain merge della testnet pubblica è già stato eseguito dagli sviluppatori a fine maggio sulla rete Ropsten, con tutte le correzioni necessarie da allora implementate.
La Beacon chain Eth2 verrà lanciata sul testnet di Sepolia il 20 giugno. In questo modo potrà aprirsi la strada al secondo chain merge di testnet pubbliche di Ethereum subito dopo.
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Il chain merge di Ethereum trasferirà il livello di consenso della rete da Proof-of-Work Proof-of-Stake e lo unificherà con il livello di esecuzione esistente. L’aggiornamento abbandonerà i miner a favore degli staker che convalidano le transazioni. Offrendo una riduzione di oltre 99% del consumo di energia e un calo del 90% nell’emissione di nuovi Ether.
Insieme alle gas fee per le transazione standard bruciate da agosto, la transizione dovrebbe comportare la rimozione dalla fornitura di più ETH di quanto non ne vengano creati. Questo processo attraverso le rewards del validatore, prendendo il nome di emissione deflattiva.
Finora sembra tutto in discesa e il grosso sembra poter esser lasciato alle spalle. Ma la tabella di marcia verso il completamente definitivo di The Merge comporta test molto accurati e dettagliati. Vista anche la portata del cambiamento che si andrà a portare nell’intero ecosistema Ethereum.
Il che significa che l’evento è stato posticipato più e più volte in passato. Prima che The Merge sia considerato pronto per l’utilizzo in larga scala, deve prima subire 20 shadow fork. Gli shadow fork in questo caso sono delle semplici prove generali eseguite su testnet chiuse dedicate all’operazione. Dopodichè si potrà procedere alle successive tre implementazioni su testnet pubbliche.
Josh Rogers, CEO e fondatore della piattaforma di investimento di risorse digitali Minterest, ha dichiarato a The Defiant che la quota crescente della fornitura di Ethereum lasciato in staking sulla Beacon chain di Eth2, segnala “una grande fiducia nella rete” nonostante l’aggiornamento non sia ancora attivo e ci siano stati ripetuti ritardi e rinvii.
“Probabilmente il miglior indicatore del sentimento positivo del mercato nei confronti di The Merge è l’assoluta scala di staking. C’è una convinzione crescente a livello di settore nella fattibilità. Inoltre c’è ottimismo circa la probabilità di Ethereum 2.0 e in che modo il modello Proof-of-Stake avvantaggia un’ulteriore crescita della rete”.
Il 15 giugno, i principali sviluppatori di Ethereum hanno rilasciato le specifiche per il settimo shadow fork. Terminal Total Difficulty (TTD), noto anche come “difficulty bomb” – una scadenza codificata per l’unione a un’altezza specifica del blocco – è sulla buona strada per esplodere il 22 giugno.
I Shadow fork testeranno ogni combinazione dei quattro client del layer di esecuzione di Ethereum e dei cinque client layer di consenso.
I client forniscono il software che viene poi eseguito dagli operatori del nodo validatore. Avere una varietà di client rende la rete più resiliente eliminando il rischio che un singolo client produca un singolo punto di errore per l’intera rete.
Per quanto riguarda altre informazioni salienti circa The Merge di Ethereum, ricordiamo che la Difficulty bomb, la bomba di difficoltà per l’implementazione definitiva dell’aggiornamento sulla rete principale. È stata rinviata a metà settembre.
Ben Edgington di ConsenSys ha twittato che i vari ritardi potrebbero non costringere a rimandare ulteriormente The Merge. Ritardo che potrà protrarsi anche ben oltre la data di lancio prevista per agosto.
Altri osservatori ed esperti nel campo hanno però riconosciuto che l’aggiornamento potrebbe essere nuovamente riprogrammato in una data successiva nel caso venissero identificati problemi sulle distribuzioni di testnet e shadow fork.
Dusan Kovacis, chief investment officer di Rockaway Blockchain Fund, ha dichiarato a The Defiant che il volume crescente di ETH in staking indica che il mercato è più fiducioso. Si aspetta quindi che tutto vada secondo i piani. C’è inoltre largo consenso nel puntare su di un esito positivo e nel rispetto delle tempistiche date dalla roadmap per il completamente definitivo del The Merge di Ethereum.
“Il test del Merge sta portando a una riduzione nelle aspettative di possibili ritardi”, ha affermato Kovacis. Prosegue poi rassicurando: “Ora tutti possono vedere come funzionerà, e questo aumenta la fiducia degli utenti e il sentiment positivo. Le persone sono disposte a correre il rischio di avere i propri token bloccati più a lungo, se le prospettive e le evidenze sembrano essere finalmente positive”.
Secondo Staking Rewards, circa il 10,6% della fornitura di Ether è attualmente bloccato per lo staking sulla Beacon Chain. Nonostante la funzionalità per abilitare il prelievo dei propri fondi sia prevista per essere attiva solamente mesi dopo che The Merge avrà avuto luogo.
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