Crisi energetica, ecco alcune soluzioni per tamponare l’aumento dei prezzi

La crisi energetica senza precedenti che si sta registrando in questa fase sta portando le persone a studiare delle alternative per contenere i costi

Ecco quali potrebbero essere i rimedi applicabili per venire a capo dell’anomalo scompenso energetico di questa prima fase del 2022.

Crisi energetica
Fonte Adobe Stock

L’aumento vertiginoso dei prezzi dell’energia nel primo trimestre 2022 sono sotto gli occhi di tutti. A suffragare questa spiacevole situazione ci ha pensato il report sviluppato da Falck Renewables Next Solution. Sono saliti addirittura del 320% rispetto al primo trimestre del 2021.

A prescindere dalla guerra tra Ucraina e Russia scoppiata lo scorso febbraio, già nell’ultima fase dello scorso anno la crescita era evidente, basti pensare che il costo medio mensile dell’energia si assestava sui 281 euro/MWh. 

Crisi energetica: prezzi e soluzioni per il futuro

Il prezzo unico nazionale nei primi tre mesi del 2022 è stato di 224 euro/MWh a gennaio, 211 nel mese di febbraio e 308 nel mese di marzo. Non solo il conflitto ha influito in tal senso, bensì anche i cambiamenti climatici. Il freddo tardivo e la carenza di piogge hanno causato una riduzione del 50% della produzione di energia proveniente da impianti idroelettrici. 

Uno squilibrio compensato dalla produzione eolica, avvenuta in particolar modo nella parte meridionale del Bel Paese. Solo nel mese di marzo grazie al ricorso all’eolico sono stati riportati degli sconti sul prezzo giornaliero dell’energia pari a circa 160 euro/MWh. Potrebbe dare un’ulteriore mano il Decreto Energia appena approvato dal Consiglio dei Ministri. Al suo interno sono previste misure e agevolazioni volte ad incentivare l’installazione di impianti di energia rinnovabili.

Così facendo in tutto il paese si potrebbero risparmiare la bellezza di 15 miliardi di metri cubi di gas ogni anno ed evitare l’importazione del 20% del gas estero. Quindi, nonostante la situazione sia già piuttosto precipitata andando ad intaccare imprese e famiglie italiane, con il provvedimento sopracitato si può sviluppare un processo di efficienza energetica volto a risolvere e contrastare la crisi in atto.

Insomma, spazio alle energie rinnovabili sia per la tutela dell’ambiente sia per quella del proprio portafogli, sempre più povero in questo fase caratterizzata dai continui rincari energetici. Da qualche parte bisogna iniziare. Questa soluzione al momento appare di gran lunga la migliore.

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