Pensioni, scuola: quando usciranno di scena i docenti nel 2022

Sono numerosissime le domande pensione scuola esaminate quest’anno dall’Inps. Diversi insegnanti sono pronti a dire addio al mondo da lavoro

Vediamo quanto avverrà ciò e quanti sono all’incirca i lavoratori del settore che hanno preso questa decisione e si avviano verso la pensione.

Domande pensione scuola
Fonte Adobe Stock

La pensione è probabilmente il tema di maggiore interesse del 2022. In attesa di capire quali potranno essere gli scenari futuri sotto questo punto di vista (si attende una riforma ufficiale per il 2023), chi in qualche ha maturato i requisiti, sta provvedendo ad espletare la pratica quanto prima.

In tal senso spiccano gli insegnanti e i lavoratori del comparto scolastico. Hanno inoltrato numerose domande per poter abbandonare definitivamente il lavoro e potersi dedicare ad una nuova fase della propria vita. C’è chi lo farà con Quota 100, chi con i requisiti ordinari, chi con quelli anticipati, fatto sta che l’obiettivo è il medesimo.

Domande pensione scuola: quanti professori potranno uscire definitivamente di scena e quale età

A tal proposito l’Inps ha fatto sapere di aver esaminato il 95% delle domande di pensionamento arrivate da parte di maestri, professori, presidi, bidelli e altre tipologie di personale. Il restante 5% sarà rivisto dagli uffici territoriali entro la fine di maggio.

Un ritardo dovuto a questioni burocratiche come approfondimento delle istanze o integrazione documentale. In totale sono circa 29.000 i richiedenti che sperano di avere il lasciapassare a partire dal 1 settembre 2022 senza soluzione di continuità rispetto all’ultimo stipendio.

Un’importante novità a riguardo è quella introdotta dalla legge di bilancio 2022. Da quest’anno infatti anche gli insegnanti delle scuole primarie hanno il diritto di poter usufruire dell’Ape Sociale. Finora questa possibilità era consentita esclusivamente ai maestri della scuola dell’infanzia. 

Dunque anche i maestri sono stati inclusi tra i lavori gravosi, così come previsto dalla sopracitata normativa annuale, secondo cui questo genere di insegnamento deve essere considerato come usurante. Quindi, deve essere trattato con una maggiore tutela in sede previdenziale.

Per poter beneficiare di questo strumento però è importante rispondere ad una serie di requisiti tassativi, senza i quali non è possibile inoltrare la domanda di pensionamento. Clicca qui per conoscere quali sono nello specifico. 

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