Nel momento del lancio dei primi Btp (Buoni del Tesoro Pluriennali) a 30 anni, eravamo nell’ottobre del 2020, i rendimenti italiani sono saliti al massimo in poco meno di due settimane, mentre i rendimenti dei titoli di stato europei sono rimasti stabili senza picchi di crescita.
A questo punto è accaduto qualcosa che nessuno prevedeva. Gli occhi di tutti gli investitori, dal 2021 in poi, erano puntati sulla vendita di obbligazioni a 30 anni dall’Italia, lo hanno affermato, senza timore di errori, gli analisti di ING. L’annuncio che poi l’Italia avrebbe offerto un nuovo bond BTP a 30 anni con scadenza il 1 settembre 2051 ha scatenato la curiosità degli esperti.
Btp a 30 anni, scadenza 2051: scopriamo cosa è successo al momento del loro lancio nel 2021
Nello stesso periodo il rendimento del BTP decennale italiano è salito di 1,2 punti base allo 0,792%, il massimo in due settimane. I rendimenti sulle scadenze più vecchie sono stati più contenuti. Questo è avvenuto sebbene anche il rendimento a 30 anni sia salito a un massimo di due settimane dell’1,692%.
Il sostegno della BCE ha incoraggiato gli investitori a mettere da parte le preoccupazioni sull’enorme pila di debiti di Roma. Tutto ciò è avvenuto per concentrarsi sul rendimento extra che possono ottenere acquistando obbligazioni italiane piuttosto che tedesche.
“Siamo all’apice di una seconda ondata di pandemia e questo è il principale paese dell’eurozona più fortemente indebitato, eppure l’Italia può finanziarsi gratuitamente”, aveva affermato lo stratega di Rabobank,Richard McGuire. “Questo è possibile solo perché gli investitori sentono che dietro le obbligazioni italiane c’è sempre una rete di sicurezza”.
I rendimenti del debito italiano erano già scesi sotto lo zero sul mercato secondario. Anche i rendimenti delle obbligazioni italiane a dieci anni venivano scambiati a un minimo storico dello 0,63%, seguito da altri debiti più rischiosi dell’eurozona. I rendimenti decennali greci avevano toccato il minimo storico dello 0,77%.
Btp, Buoni Tesoro Pluriennali: ecco le loro caratteristiche
I Btp (Buoni del Tesoro Pluriennali) sono i primi titoli del nostro Stato indicizzati al tasso di inflazione italiano, con cedole semestrali e scadenza a 4, 5, 6 e 8 e 10 anni, pensati principalmente per soddisfare le esigenze degli investitori retail.
Sono infatti i primi titoli di Stato italiani. Vengono emessi utilizzando la piattaforma MOT di Borsa Italiana – London Stock Exchange Group al posto del tradizionale meccanismo d’asta.
Di conseguenza, possono essere acquistati all’emissione non solo presso una banca, ma anche attraverso qualsiasi sistema di home banking.