Alcuni esemplari di monete hanno il potere dai ammaliare letteralmente i collezionisti. Tra queste ce n’è una molto particolare.
Il mercato dei collezionisti è spesso gravido di sorprese per gli appassionati che da anni ormai provano a cimentarsi nel complesso compito di collezionare esemplari stando sempre al passo con le novità per l’appunto e tenendo presente le dinamiche che caratterizzano quindi lo stesso contesto. Ad ogni modo le sorprese non mancano insomma e l’esemplare di cui andremo a parlare può essere definita tranquillamente come tale.
Esemplari di monete che valgono tanti, ma tanti soldi. Spesso sottovalutati perchè magari tendenzialmente considerati popolari. La verità in un certo senso è proprio nel mezzo. Con alcuni esemplari soprattutto dell’euro ci troviamo spesso di fronte alla situazione che vede convivere sia la popolarità della moneta in questione, quindi l’elevata tiratura, associata però ad un prestigio e quindi ad un valore che di conseguenza risulta per niente previsto.
Un esempio abbastanza calzante rispetto al discorso precedente è rappresentato dalla moneta da 2 euro coniata nel 2015 in occasione dei 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri. L’esemplare da 2 euro in tutti i paesi europei, sin dalla nascita della moneta comunitaria è sempre stato utilizzato per il conio di monete commemorative o celebrative, come per l’appunto nel caso dell’esemplare dedicato a Dante Alighieri. Nel caso della commemorazione della nascita c’è da dire che la stessa operazione fu compiuta dalla Repubblica di San Marino con una particolare moneta dedicata al poeta.
Monete, il taglio da 2 euro e quel dettaglio poetico: caratteristiche di un piccolo capolavoro
Diametro di 25,75 mm, peso di 8,5 grammi, coniata in 3,5 milioni di monete, la moneta commemorativa di Dante Alighieri può essere a tutti gli effetti considerata una classica moneta, dal taglio anche abbastanza popolare. Impresse sulla moneta due particolari immagini, su una Dante tiene in mano un libro aperto con alle spalle la Montagna del Purgatorio, nella riproposizione del dipinto di Domenico di Michelino intitolato L’Allegoria della Divina Commedia attualmente esposto in Santa Maria del Fiore a Firenze.
In mezzo simboli e marchi solitamente riscontrabili in ogni esemplare a simboleggiare paese, date ed iscrizioni varie. Sull’altra facciata il taglio della moneta. Autrice della stessa moneta è Silvia Petrassi. A caratterizzare lo stesso esemplare è altro. Forse la prospettiva che tra qualche decennio c’è quasi a certezza di ritrovarsi di fronte ad una vera e propria opera d’arte dal valore relativamente alto. Ad oggi tali esemplari valgono poco più del valore nominale della moneta. Pochi gli anni trascorsi, di fatto, dalla data di conio.
Gli esemplari da due euro, generalmente cosi come accennato vengono riservati a particolari emissioni di moneta, spesso di estremo valore. Il caso emblematico è quello del Principato di Monaco. Tutto ha inizio con la moneta coniata nel 2007 in occasione del 25esimo anniversario della morte della principessa Grace Kelly. Un tragico incidente stradale avvenuto nel 1982. Pochi gli esemplari coniati nell’occasione, per una moneta destinata sin da subito al mercato dei collezionisti. Il suo valore negli anni è aumentato sensibilmente periodo dopo periodo fino a stabilizzarsi, oggi intorno ai 3000 e più euro, chiaramente in perfette condizioni di conservazione.
Altri casi particolari arrivano dal Vaticano, con la moneta coniata nel 2005 in occasione della Giornata mondiale della gioventù di Colonia. Prezzo stimato molto vicino ai 150 euro per pezzo. San Marino, e non solo lei, coniano una moneta speciale in occasione dell’ingresso nell’area euro. Anche in quel caso parliamo di qualche centinaio di euro di valore, in ottime condizioni di conservazione. Monete che in qualche modo passano alla storia insomma. Cosi come i collezionisti si augurano possa presto capitare per la celebrativa italiana di Dante Alighieri, un pezzo, certamente unico nel suo genere.