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Economia

Conto corrente dormiente: rischi di perdere tutto, la banca non ti aspetta all’infinito

Secondo la legge italiana si definisce dormiente un conto corrente banario con una somma di almeno 100 euro che non fa registrare movimenti per almeno 10 anni.

Un conto corrente, al giorno d’oggi, viene considerato, dalle normative vigenti, uno strumento finanziario a tutti gli effetti.

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Quest’ultimo, qualora non utilizzato per un determinato periodo di tempo, dopo previo avviso nei nostri confronti da parte del nostro istituto di credito, può essere chiuso e noi rischiamo di perdere la cifra su di esso contenuta. Può accadere la stessa cosa, come abbiamo già avuto modo di spiegare, per i ​​libretti di risparmio postali.

Il regolamento prevede che gli istituti finanziari possano risolvere i rapporti contrattuali dormienti da 10 anni o più con importi non inferiori a 100 euro. Questi fondi dormienti vengono trasferiti al Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano. L’articolo 1, comma 343, Legge 2005 n. 266, destina tali fondi a fini sociali.

Tuttavia, prima che qualsiasi somma venga devoluta al fondo del Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano, i titolari di un conto dormiente devono obbligatoriamente ricevere la notifica dall’istituto finanziario.

Conto corrente dormiente: sai quali rischi corri davvero?

Successivamente, i proprietari hanno un periodo di 180 giorni per riattivare il conto dormiente. Entrambi i proprietari possono effettuare una transazione oppure possono notificare all’istituto finanziario la loro volontà di continuare il rapporto contrattuale in essere.

Anche se le somme sono state trasferite al fondo del governo, il titolare del conto può comunque richiedere un rimborso. I proprietari di conti dormienti hanno 10 anni di tempo per richiedere un rimborso.

I titolari di conti aventi diritto di successione su quest’ultimo, ad esempio gli eredi, possono chiedere il suddetto rimborso, fermo restando che il termine di prescrizione decennale non sia scaduto.

Innanzitutto, dovrai dimostrare di essere il proprietario o il beneficiario di un conto dormiente. Per fare ciò è necessario visitare il sito web di Consap.

Questo sistema verificherĂ  se esiste un account dormiente in base ai dati forniti e ti consentirĂ  di scaricare un modulo di rimborso, che dovrai debitamente compilare.

Nel caso in cui tu abbia ereditato un conto dormiente, l’ultima parola spetta a Consap.

In primo luogo, dovresti contattare l’istituto finanziario in questione, per accertare se sei il proprietario di un conto dormiente. In secondo luogo, dovresti informare l’istituto finanziario in merito a qualsiasi cambio di residenza. Per riattivare un conto dormiente è sufficiente la notifica del cambio di residenza.

Published by
Alfredo Iannaccone

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