Occorrono nuovi concreti aiuti per dare serenità agli italiani e vedere spiragli di luce in fondo al buio tunnel. Ecco perché sarebbe pronto un nuovo Dl Bollette.
L’esecutivo Draghi comprende alla perfezione che, con il passare dei giorni, la situazione degli italiani dal punto di vista economico si fa sempre più difficile. Le nefaste conseguenze del conflitto russo-ucraino “gettano benzina” sul fuoco nella “guerra dei rincari energetici”, e le famiglie, così come le aziende, rischiano davvero il tracollo.
In tal senso, il dl Bollette dovrebbe erogare nuovi aiuti alle famiglie e alle imprese, per compensare l’aumento continuo dei costi di luce, gas e combustibili, attingendo a nuove fonti di finanziamento. Questo per evitare una nuova variazione di bilancio, anche se messa in preventivo dalle forze di maggioranza.
L’obiettivo è trovare risorse aggiuntive per finanziare il prossimo decreto a favore di famiglie e imprese, andando oltre i 6 miliardi già previsti dal DEF e senza ricorrere a una nuova deviazione. Un approccio graduale che tiene conto della reale situazione di emergenza aggravata dalle sanzioni imposte alla Russia.
In termini di risorse, per ora si valutano due strade condivise tra le forze maggioritarie: gli incentivi alle rinnovabili e gli extraprofitti delle aziende energetiche.
Per quanto riguarda gli incentivi alle rinnovabili, l’aumento del costo dell’energia ridurrebbe la differenza del costo di produzione delle rinnovabili rispetto alle fonti più tradizionali, rendendo superfluo un sistema di incentivi. Da qui l’idea di utilizzare le risorse stanziate per gli incentivi per ammortizzare il peso delle bollette.
L’altra voce riguarda la possibilità di revisione dell’imposta sugli extraprofitti delle società energetiche. La tassazione sugli utili è stata già introdotta dal decreto Bis Ucraina.
Nel frattempo, un rapporto della BCE ha confermato che i colpi di mannaia delle bollette stanno mettendo a dura prova le famiglie, arrivando anche a intaccare i loro risparmi per pagare. Il salasso è tanto maggiore quanto più basso è il reddito. Pertanto, sono necessarie politiche fiscali selettive per sostenere le famiglie meno abbienti.
Le nuove risorse dovrebbero finanziare gli aiuti alle famiglie e alle imprese italiane: circa 1 miliardo per svalutare le costose materie prime su lavori pubblici e appalti; circa 4 miliardi per allungare le misure di taglio delle bollette fino al terzo trimestre e portare a fine giugno la prevista riduzione delle accise.
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