I cittadini italiani vivono certamente notti insonni a causa dei rincari, non solo quelli sulle fatture energetiche, ma in particolare sui carburanti. Ed è inevitabile che, in questo momento, cresca anche la paura per la conclusione imminente delle agevolazioni del 25% sulle accise, che termineranno il prossimo 2 maggio.
Quale strategia intende adottare il Governo Draghi per contenere i nuovi aumenti della benzina e del gasolio che covano pericolosamente sotto la cenere, pronti ed esplodere, e che oltre tutto potrebbero vanificare in buona parte gli interventi fin qui adottati?
E’ lecito chiederselo, mentre ci giunge notizia che la “disperazione” degli automobilisti è arrivata al punto tale che qualcuno, per risparmiare, sta pensando bene di adoperare olio di colza nei motori a diesel. Cosa si rischia? Una multa pesantissima e di certo anche di rovinare la propria vettura in modo irrimediabile.
Cosa bolle in pentola a Palazzo Chigi? Siamo certi che nemmeno Mario Draghi dorme sonni tanto tranquilli. Mai, da quando è stato nominato Premier, l’ex Presidente della Bce ha attraversato un momento così complicato.
La prima mossa del governo Draghi potrebbe essere probabilmente quella di prorogare fino al 30 giugno il taglio delle accise sui carburanti.
La formalizzazione potrebbe arrivare già lunedì 25 aprile, quando dovrebbe essere approvato il nuovo decreto sugli aiuti all’economia. La proroga del periodo di riduzione delle accise non sarà probabilmente l’unica soluzione contenuta nel provvedimento, ma è sicuramente quella di maggiore impatto.
Il taglio di 25 centesimi al litro (30,5 IVA inclusa) scade come noto il 2 maggio prossimo.
La tempistica sarà comunicata nei prossimi giorni: è atteso dal Consiglio dei ministri il nuovo documento sugli aiuti all’economia, che conterrà gli strumenti per far fronte ai dispendiosi consumi energetici (bollette carburante, luce e gas) contenuti nella delibera a maggioranza il Def, che ha ricevuto il “via libera” dal Senato dopo l’approvazione della Camera e, di fatto, contiene le “voci” di massima priorità politico-economica per le forze a sostegno del governo Draghi.
I costi energetici sono diminuiti sia sulla bolletta della luce e del gas e anche ovviamente sull’aumento dei prezzi dei carburanti.
In ogni caso, le indicazioni del ministro Giorgetti parlano da sole: il Governo, oltre a dare il via libera a misure che tengano sotto controllo il prezzo di prodotti energetici e combustibili, deve adoperarsi per evitare speculazioni.
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