Una vera e propria “corsa contro il tempo” per arginare il caro-benzina e fermare sul nascere l’aumentare dei prezzi del carburante, che covano costantemente sotto la cenere pronti a trasformarsi in un nuovo pericoloso falò.
Mentre il Governo annuncia la sua nuova proroga al taglio delle accise del 25%, gli esperti si chiedono se gli interventi dell’esecutivo saranno sufficienti a fermare sul nascere i nuovi aumenti dei carburanti.
Il timore legittimo è che “le agevolazioni” messo in atto dal Ministro Cingolani potrebbero non bastare, sia a causa delle contingenze geopolitiche internazionali, che non promettono di certo bene rispetto ai rincari, sia per il fatto che probabilmente gli interventi fin qui adottati appaiono troppo deboli.
Il caro benzina, gli interventi del Governo e i nuovi aumenti che covano sotto la cenere
Il caro-benzina rappresenta uno spauracchio, un po’ come il “mammone” di cui le nostre nonne ci raccontavano per farci essere più obbedienti. Ma la verità è che qui non ci sono fantasie e puerili paure infantili con cui fare i conti. Non ci sono “finti fantasmi” nascosti in cantina. Qui siamo di fronte alla dura realtà: e se non si sarà capaci di fermare sul nascere l’aumento dei carburanti, il paese rischia davvero il blocco totale.
La proroga del taglio alle accise fino al 2 maggio
Non è un caso che in un momento così difficile, nella giornata oggi, l’Italia dei trasporti, l’Italia della sanità, si fermi, in un a dir poco legittimo sciopero di 24 ore che mette in luce il disagio globale della classe lavorativa. Draghi non è prigioniero tra due fuochi, ma sono molti di più i nemici invisibili da affrontare per restare a galla, tra spallate della politica, crisi internazionale in atto, nuovi partner da trovare con urgenza per sostituire in breve tempo il gas russo, da cui dipendiamo di fatto al 40% e che sembra averci chiuso le porte per sempre.
“Oggi ricordo che con decreto ministeriale firmato da me e dal ministro Cingolani, che abbiamo prorogato di 10 giorni l’abbattimento di 25 centesimi di accisa su benzina e gasolio utilizzando l’eccedenza IVA, quindi l’abbattimento dell’accisa è prorogato da oggi fino al 2 maggio”. Lo aveva annunciato pochi giorni fa il ministro Daniele Franco al termine del Consiglio dei ministri.
Nel dettaglio, il decreto interministeriale renderà operativa la cd accise mobile, un sistema che consente di adeguare l’accisa sui carburanti sulla base delle maggiori entrate IVA derivanti dall’aumento dei prezzi.
Risparmiare carburante si può, con piccoli accorgimenti
Anche in occasione della proroga lo sconto effettivo sul prezzo della benzina e del gasolio alla pompa sarà di 30,5 centesimi al litro (25 centesimi più 5,5 centesimi di IVA, calcolati su un imponibile base che comprende anche le accise). Con l’entrata in vigore del decreto ministeriale e del decreto legge con le “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” (dl 21/2022), per la benzina la misura delle accise è passata da 728,40 euro a 478,40 euro per mille litri.
Per risparmiare anche quando il taglio delle accise sarà revocato, il primo consiglio è sempre quello di moderare la velocità. Maggiore è il regime di rotazione del motore, infatti, più si consuma. Anche guidare con i finestrini chiusi potrebbe fa risparmiare qualcosina anche perché quando si tengono aperti si creano elevate turbolenze e resistenza.