Entriamo nella delicata sfera del pagamento, tanto atteso, della quattordicesima dei pensionati di casa nostra, che non spetta naturalmente a tutti e che però, naturalmente, rappresenta una manna dal cielo in tempi di vere e proprie “vacche magre”.
Per molti ma non per tutti. E non è certo lo spot di una nota pubblicità. Quando si parla di erogazioni di pensioni, di anzianità e anche in modo indiretto di soggetti fragili, in Italia siamo di fronte ad argomenti importantissimi, soprattutto alla luce della delicatissima contingenza economica che attraversiamo.
I nostri pensionati, soprattutto chi vive o forse sarebbe meglio dire “sopravvive”, con la “minima”, ovvero poco più di 500 euro al mese, non possono che aspettare con ansia quello che è un pagamento integrativo che arriva in piena estate. E che certo non può che essere accolto con il sorriso, di questi tempi che motivi per sorridere ce ne sono veramente pochi. Senza dimenticare che i cittadini attendono anche l’attesa riforma pensionistica.
Luglio il mese fatidico atteso da migliaia di pensionati
Stiamo parlando della14esima, che altro non è che “il bonus estivo” che l’Inps paga a luglio di ogni anno, automaticamente, a quegli cittadini, che ne hanno diritto.
Le nuove regole dal 2019
Le nuove regole sulle pensioni hanno aumentato l’entità della somma integrativa per “gli over 64” con reddito individuale complessivo non superiore a 1,5 volte il trattamento minimo del Fondo Pensione Dipendenti, ovvero 9.786,86 euro, e nel caso di Pensionati residenti all’estero deve comprendere anche i redditi esteri compresa la pensione straniera.
Per coloro che non superano il suddetto reddito, l’importo della 14esima sarà di € 437 circa (436,80) se rivendicano un’anzianità in Italia fino a 15 anni se dipendenti sono dipendenti e fino a 18 anni se autonomi. L’importo sarà di € 546 con contributi fino a 25 anni se dipendenti dipendenti e fino a 28 anni se autonomi. L’importo, infine, sarà di 655 euro con contributi oltre 25 anni se dipendenti sono dipendenti e oltre 28 anni se autonomi.
Le nuove norme prevedono anche la somma aggiuntiva da corrispondere a favore di soggetti che percepiscono un reddito compreso tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo menzionato (ovvero tra 9786,86 e 13.049,14 euro), ma con la previsione di importi inferiori che vanno da 336 a 504 euro.
Ecco per la precisione lo schema dei pagamenti per il 2022.
Le cifre della quattordicesima 2022
- 436,80 euro per i pensionati con redditi fino a 10224,82 euro annui (fino a 1,5 volte il minimo), fino a 15 anni di contributi, per i lavoratori dipendenti e fino a 18 anni di contributi se lavoratore autonomo; spetta un importo ridotto sino ad un reddito personale di 10661,63,
- 546 euro per i pensionati con redditi fino a 10224,82 euro annui (fino a 1,5 volte il minimo) con un numero di anni di contributi di oltre 15 anni e fino a 25 anni per lavoratori dipendenti ed oltre 18 anni di contributi e sino a 28 anni se lavoratori autonomi; spetta un importo ridotto sino ad un reddito personale di 10770,83,
- 655 euro per i pensionati con redditi fino a 10224,82 euro euro euro annui (fino a 1,5 volte il minimo) con un numero di anni di contributi di oltre 25 anni per lavoratori dipendenti ed oltre 28 anni di contributi se lavoratori autonomi. Spetta un importo ridotto sino ad un reddito personale di 10880,03.