Il caro benzina potrebbe essere identificato, senza esagerazioni, come una delle piaghe più difficili da debellare nell’attuale delicata contingenza economico-finanziaria.
I Governi, come quello italiano, dipendenti al 40% dal gas russo, non solo guardano con preoccupazione all’evolversi del conflitto nelle ex terre sovietiche, ma sono in pieno fermento per provare a “contenere” il pericoloso aumento dei costi dei carburanti, mentre famiglie e imprese rischiano di finire in ginocchio.
Nel contempo, mentre si attendono da Draghi novità importanti, dal momento che il prossimo 2 maggio scadono le proroghe per i tagli del 25% sulle accise della benzina, ci sono imprese nel mondo che da anni lavorano a soluzioni alternative e soprattutto “pulite” e ovviamente meno costose, per poter dire addio per sempre al “mostro benzina”.
La start-up svizzera di combustibili solari Synhelion SA e il fornitore tedesco di applicazioni gas-liquido Ineratec GmbH hanno annunciato che uniranno le loro tecnologie per accelerare il lancio e aumentare la produzione di combustibili a emissioni zero per l’industria aeronautica.
Synhelion sta attualmente lavorando a un impianto su scala industriale per la produzione di cherosene sostenibile da energia solare a Juelich, nello stato della Renania settentrionale-Vestfalia, e Ineratec è stata selezionata come partner per il progetto.
La start-up svizzera ha sviluppato una tecnologia per produrre syngas dal calore solare. Il syngas viene quindi convertito in combustibile liquido con l’ausilio dell’impianto di sintesi modulare di Ineratec. La combinazione delle tecnologie dovrebbe consentire la produzione economicamente sostenibile, efficiente e scalabile di combustibile solare che dovrebbe sostituire i combustibili fossili. I partner hanno notato che il loro carburante sostenibile è compatibile con l’infrastruttura globale esistente. Questo vuol dire che dagli aerei si potrebbe passare in breve tempo alle autovetture. Naturalmente bisognerà capire se le case automobilistiche potranno adeguare in poco tempo quelle che già stanno costruendo, oppure se dovranno nascere auto ex novo per essere compatibili con il nuovo sistema di carburante.
Dopo aver dimostrato l’efficienza in termini di costi e la scalabilità della loro tecnologia, Synhelion e Ineratec cercheranno di espandere rapidamente la produzione di combustibili solari con il supporto di partner nel settore aeronautico come Swiss International Air Lines (SWISS). All’inizio di marzo Synhelion ha siglato una collaborazione strategica con il vettore svizzero che diventerà la prima compagnia aerea ad utilizzare carburante “sole-liquido”.
Esistono sette percorsi tecnici per la produzione di “carburante solare”, tutti incentrati sull’utilizzo della biomassa. Ma l’elettricità rinnovabile e il calore solare sono come nuovi metodi di produzione che hanno bisogno ancora di tanto lavoro e tanto approfondimento. Entrambi necessitano di gas di sintesi, come idrogeno e monossido di carbonio. I processi industriali lo trasformano quindi in combustibile liquido.
Attualmente, sul mercato sono disponibili solo biocarburanti e il loro volume di produzione è limitato. Ma le tecnologie PtL e StL sono sull’orlo dell’introduzione sul mercato e vedremo i primi impianti commerciali entro i prossimi cinque anni. Le loro capacità di produzione devono aumentare rapidamente per consentire al settore dell’aviazione di raggiungere i suoi obiettivi di riduzione di CO2. Da qui, si spera, si passerà alle auto. Il tutto quindi non avverrà certo così a breve, ma l’addio della benzina è segnato entro il 2050.
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