Il canone Rai rappresenta, per molti italiani, uno di quei bocconi che non riesci a mandare proprio giù. Un bicchierone d’acqua non basta, è come una pillola molto grande e se la mastichi ha dei risvolti amari che non saranno piacevoli da assaporare.
Le famiglie di casa nostra sono in palese difficoltà. L’inflazione alle stelle, il caro benzina e gli aumenti delle utenze ci regalano notti insonni.
Molti hanno toccato la soglia della povertà, non sono affatto chiacchiere. E allora 90 euro al mese sono un pensiero in più che molti eviterebbero molto di avere.
Ma c’è la possibilità di non pagarlo, naturalmente legalmente, e vi spiegheremo come farlo. Innanzitutto va precisato che dal prossimo anno 2023, la licenza RAI, però, non esce più in bolletta. Da tempo si parla di questa innovazione richiesta dall’Europa, ma per ora il canone Rai resta accorpato alla fattura della corrente elettrica.
Canone Rai: se hai televisori in casa devi pagare, non hai scelta
Come sottolinea il Ministero dello Sviluppo Economico per determinare l’obbligatorietà del canone, deve occorrere la capacità del dispositivo di decodificare direttamente (o tramite decoder) il servizio digitale terrestre e/o satellitare. E allora come evitare il costo?
Attualmente sono in rapida diffusione le app dedicate ai vari servizi streaming, incluso quello relativo ai canali Rai (RaiPlay).
Sarà quindi sufficiente collegare un computer o un dispositivo analogo (sprovvisto di sintonizzatore tv) alle applicazioni richieste. Servirà però una connessione costante e di velocità sufficiente a garantire una trasmissione fluida. Qualsiasi collegamento con fibra andrà bene, altrimenti serviranno almeno 10 mbps di velocità.
Una volta rispettati tali requisiti, come fare per ottenere l’esenzione? Basterà presentare un Modulo di Dichiarazione Sostitutiva, nella quale autocertificare di non possedere un apparecchio soggetto a canone, da consegnare all’Agenzia delle Entrate.