Siamo ancora nel pieno del ciclone “caro bollette”, e sono in tanti coloro che hanno premura di sapere come uscire indenni da questo pericoloso vortice.
Il momento difficile che il Paese attraversa è sotto gli occhi di tutti. I i rincari di luce e gas, il prezzo vertiginoso di benzina e gasolio, nonché l’inflazione alle stelle, mai così alta, rappresentano veri fendenti al cuore per la popolazione. (Anche se il Governo ci tiene sempre a lasciar intendere che i risparmi dipendono anche da noi)
Sono colpi che fanno male, anche se “attutiti in piccola parte” dai provvedimenti del Governo finalizzati a tutelare le famiglie e le imprese.
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I costi delle bollette energetiche sono saliti vertiginosamente nell’ultimo anno, alimentati dall’aumento dei costi delle importazioni di gas, raggiungendo il record a gennaio. Tutto questo è solo peggiorato da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, poiché l’Italia è più dipendente dalle importazioni russe di gas naturale per l’energia rispetto alla maggior parte dei suoi vicini europei. Inoltre ne produce pochissimo all’interno del paese.
Poiché il costo dell’elettricità e del gas continua a colpire duramente famiglie e imprese, nonostante il precedente intervento del governo italiano, le autorità italiane hanno approvato una nuova serie di norme volte a contenere il rincaro le bollette per chi ha un reddito più basso.
Per quanto riguarda le famiglie, il sostegno del Governo è rivolto a coloro che naturalmente hanno i redditi più bassi.
Molte più famiglie, rispetto al passato, possono ora usufruire “dello sconto” sulle bollette, in quanto ora è disponibile per chi ha un ISEE fino a 12.000 euro.
L’ISEE è un calcolo basato sul reddito e su altri fattori e, se rientri in questa fascia, puoi beneficiare del contributo per il periodo compreso tra il 1 aprile e il 31 dicembre 2022.
Veniamo al capitolo imprese. Senza nulla togliere all’impegno dell’esecutivo e ai continui provvedimenti messi in atto dal Premier Draghi e dal Consiglio dei Ministri, a subire maggiormente i contraccolpi di questa situazione, legata in parte anche alle contingenze geopolitiche internazionali, sono, da una parte i nuclei familiari, in particolari quelli che già vivevano una delicata quotidianità. Dall’altra ci sono naturalmente i piccoli imprenditori, le piccole medie imprese.
Del resto stiamo ancora pagando “le scorie” della Pandemia, i due anni di difficilissima emergenza sanitaria, oltre tutto non ancora del tutto lasciati alle spalle, che si sono tradotti in un vero e proprio tornado per l’economia nazionale delle piccole attività.
Oggi, alla luce dei rincari, in particolare della corrente elettrica, i piccoli artigiani, i ristoranti a conduzione familiare, si trovano di fronte un nuovo fardello da portare sulle spalle.
Mai come in questo momento le imprese hanno bisogno del sostegno del Governo. E possono farlo. Possono mettersi nella condizione di chiedere agevolazioni rispetto agli esosi pagamenti delle utenze.
Sono stati pubblicati i codici per le aziende a forte consumo di energia elettrica e gas naturale e per le imprese diverse da quelle a forte consumo, che intendono usufruire dei contributi straordinari.
Sono quelli previsti dai decreti “Energia” n. 17 e n. 21 del 2022.
Tutto questo serve a garantire, cita il testo del Decreto del Governo, “una parziale compensazione degli extra costi sostenuti l’acquisto di energia e gas. In particolare, a favore delle imprese a forte consumo di energia elettrica è previsto un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta pari al 25% delle spese sostenute.
Nel provvedimento del Governo Draghi, non sono solo previsti aiuti e agevolazioni per quelle imprese che devono sostenere ingenti costi legati alle fatture dell’energia elettrica. Anche la questione del gas ha la sua vitale importanza. In questo caso il contributo è pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022.
Vediamo insieme, uno per uno, quali sono questi Codici e a cosa fanno riferimento, e soprattutto che tipo di contributo governativo prevedono, a seconda della tipologia di impresa e del tipo di consumo (gas o energia elettrica) sul quale viene richiesto lo specifico sostegno.
Ricordiamo che i codici, denominati Codici Tributi, sono da indicare nell’F24, che va presentato esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
“6961” – credito d’imposta a favore delle imprese energivore (secondo trimestre 2022).
“6962” – credito d’imposta a favore delle imprese a forte consumo gas naturale (secondo trimestre 2022).
“6963” – credito d’imposta a favore delle imprese non energivore (secondo trimestre 2022).
“6964” – credito d’imposta a favore delle imprese diverse da quelle a forte consumo gas naturale (secondo trimestre 2022).
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