Veri e propri tesori al limite dell’immaginazione, è il caso di dirlo. In alcuni casi possiamo davvero considerarci ricchi nel possederli.
Gli ultimi tempi ci stanno insegnando quando sia in effetti complicato considerare realisticamente parlando il valore ad esempio di una moneta che possiamo avere magari in casa. Innumerevoli gli aspetti da tenere in considerazione, per niente secondari quelli che possono far letteralmente scattare il prezzo, la valutazione stessa dell’esemplare in questione.
Se consideriamo ad esempio il vastissimo patrimonio della vecchia lira possiamo ipotizzare in ogni caso di essere destinatari magari inconsapevolmente di uno dei preziosi cimeli in circolazione. Niente potrebbe impedirci di considerare una simile dinamica. Gli esemplari che oggi valgono tanto sono talmente tanti che ipoteticamente potremmo davvero averne qualcuno in casa, magari nascosto chissà dove senza nemmeno saperlo. Spesso succede cosi, nella maggior parte dei casi certi tesori sono li e nessuno da loro la minima considerazione.
Nel caso specifico poi delle monete l’affare si complica non poco. Possiamo immaginare quanti esemplari possono essere mediamente conservati in una comune abitazione. In alcni casi addirittura troviamo la presenza di veri e propri barattoli utilizzati per raccogliere le vecchie monete. Abbiamo poi i vecchi capi di abbigliamento. Cappotti, giacche, tutti potrebbero in qualche modo contenere l’esemplare tanto prezioso da cambiarci la vita. La verità è che spesso nelle nostre case occorrerebbe darsi ad una vera e propria opera di ricerca.
Tra le più preziose della vecchia lira: alcuni esemplari possono sfondare il muro dei 20mila euro di valutazione.
Nel corso della lunga esperienza, lunga complessivamente quasi due secoli, della vecchia lira, possiamo dunque incontrare esemplari che hanno realisticamente parlando, fatto la storia. In quei casi, certo, possiamo parlare di veri e propri tesori. Possiamo considerare la propria presenza in casa come una fortuna non indifferente. Andiamo dunque a riportare quelli che ad oggi sono considerati gli esemplari collezionisticamente parlando più preziosi, quelli insomma che possono arrivare, oggi, ad una valutazione assolutamente invidiabile. Ampio spazio in questa nostra carrellata agli esemplari della vecchia 10 lire, oggi più che mai ricercatissimi dai collezionisti di tutto il mondo.
- La più nota in assoluto è chiaramente la 10 lire denominata Spiga per la particolare immagine che caratterizza una delle sue due facciate. Parliamo di una moneta prodotta dagli anni cinquanta in poi, che ha poi smesso la sua “attività” direttamente con l’arrivo dell’euro nel 2002. Tra i suoi esemplari un occhio di riguardo per la versione del 1954 caratterizzata da una tiratura molto bassa. Valore di mercato in buone condizioni circa 110 euro.
- La 10 lire denominata Olivo, sempre per una questione di immagini riportate, coniata nel 1946 può invece arrivare a valere in ottime condizioni di conservazione circa 700 euro. L’esemplare datato 1947 inoltre può arrivare ad una valutazione ancor più sorprendente, ben 4500 euro.
- Tra gli esemplari maggiormente ricercati troviamo ad esempio la 10 lire del Regno di Sardegna. Data di conio tra il 1850 ed il 1860. In ottime condizioni di conservazione parliamo di un valore che varia tra i 9mila ed i 12mila euro.
- Del 1860 abbiamo poi la moneta da 10 lire denominata Vittorio Emanuele II Re Eletto. Coniata a Bologna con bassissima tiratura. Il suo valore in ottime condizioni di conservazione può raggiungere l’incredibile cifra di 25mila euro.
- Enorme considerazione anche per la versione di 10 lire coniata nel 1861 che ad oggi porta con se un valore che spazia tra i 2500 ed i 2600 euro.
- Esemplare di 10 lire del 1912 valore stimato in ottime condizioni di conservazione circa 9mila euro
- 10 lire 1926 e 1927 sempre in ottime condizioni di conservazione, valore stimato circa 20mila euro
- 10 lire denominata Biga, coniata tra il 1926 ed il 1934. Valore stimato in ottime condizioni circa 1100 euro.
- 10 lire denominata Impero, del 1936. Valore stimato sempre in ottime condizioni di conservazione circa 4000 euro nella sua versione successiva del 1937. Attenzione alle versioni successive, ad esempio del 1938 con una potenziale valutazione di circa 12mila euro.
Monete che insomma hanno fatto la storia, hanno messo al centro di tutto la propria esperienza, la propria testimonianza, se cosi si può dire. Oggi milioni di collezionisti in tutto il mondo provano a portare a casa questi esemplari tanto ricercati. Preziosi tesori che non smetteranno mai di raccontare al mondo i pregi e la storia della vecchia lira italiana.