Ti rendi conto che l’inflazione è la tassa sulla detenzione dei tuoi soldi? Vuoi sfruttare un mercato ribassista per accumulare più criptovalute? Le stablecoin sono probabilmente la soluzione che fa per te, il mix ideale di stabilità e liquidità.
Ci sono poche possibilità che una conversazione sulle criptovalute non contenga il termine volatilità. La volatilità rappresenta una delle qualità principali delle criptovalute, nel bene e nel male.
Senza approfondire nessuna delle opinioni, esploriamo una nuova opportunità che sostiene sia la tesi sulla volatilità che quella sull’inflazione. Inizia l’immersione nel mondo delle stablecoin.
Stablecoin tra volatilità ed inflazione: ecco cosa sono
Le stablecoin ottengono questa stabilità grazie al fatto che sono sempre garantite da riserve. Queste riserve possono essere sotto forma di valute legali, altre criptovalute o materie prime. Un tipo emergente di stablecoin sono le stablecoin algoritmiche in cui le monete traggono la loro stabilità da algoritmi che essenzialmente controllano l’offerta delle monete.
L’inflazione: la morte del potere d’acquisto
Tutti questi numeri hanno una cosa in comune, cioè una sostanziale diminuzione del potere d’acquisto delle valute. Tenendo da parte l’impatto politico sull’inflazione, c’è una causa diretta di questo fenomeno: l’ingresso di nuovo denaro in circolazione. I governi di tutto il mondo sono noti per stampare più denaro in caso di difficoltà economica.
Allo stesso modo, quando l’offerta di moneta aumenta a un ritmo allarmante, i cittadini hanno più soldi per acquistare essenzialmente la stessa quantità di beni. Ciò fa sì che il prezzo delle merci aumenti a un tasso insostenibile causando un’iperinflazione. Un esempio ideale di ciò è il caso dello Zimbabwe nel 2008, che si è trasformato in un disastro economico i cui effetti possono essere avvertiti fino ad oggi.
Quello che dobbiamo capire da questi esempi è il fatto che le valute legali sono progettate per perdere valore nel tempo. È qui che entrano in gioco gli investimenti con cui le persone mirano all’apprezzamento del capitale del proprio denaro sotto forma di titoli, immobili e altre attività. Tuttavia questo blocca i loro soldi per un determinato periodo di tempo, il che significa una mancanza temporanea di liquidità. Per questo bisogna sempre misurare bene le percentuali di allocazione del proprio portafoglio.
Ora si presenta una situazione interessante in cui la popolazione in generale vuole assicurarsi il valore del proprio denaro pur mantenendo la liquidità. Questo ci porta al coinvolgimento delle stablecoin come copertura per l’inflazione.
Stablecoin: una copertura contro l’inflazione
I cittadini della Turchia o dell’Argentina avrebbero potuto mantenere il loro valore del denaro investendo in stablecoin durante i periodi inflazionistici. Non solo mantengono il loro potere d’acquisto, ma sono anche più vicini all’accesso ai servizi finanziari decentralizzati (DeFi). Con la DeFi che sta si espandendo a dismisura attraverso prestiti, assicurazioni, giochi e altro, le stablecoin possono essenzialmente sostituire alcuni servizi nel settore fiat e bancario.
Sebbene questa sia una leggera esagerazione, c’è un fondo di verità nell’argomentazione poiché il settore delle criptovalute e della DeFi sta maturando e sta diventando mainstream. Inoltre, con i governi che parlano sempre più di normative basate sulle criptovalute, le stablecoin possono essere considerate una scommessa sicura per tutti.
Per confermare ulteriormente la mia affermazione, ecco due recenti sviluppi che potrebbero suggerire che le stablecoin svolgeranno un ruolo sempre più vitale nell’economia globale:
- Quattro banche assicurate dalla FDIC negli Stati Uniti si stanno unendo per coniare una stablecoin chiamata USDF al fine di facilitare i trasferimenti di denaro peer-to-peer e B2B.
- L’Autorità monetaria di Hong Kong (HKMA) ha pubblicato un documento su “Crypto Assets and Stablecoin” in cui un passaggio recita “Le stablecoin potrebbero diventare potenziali sostituti dei depositi bancari“.