Michael Chobanian è un manager della new ecomomy che ha fondato una società che si occupa prevalentemente di scambio di valute digitali a Kiev. Le criptovalute sono tutto il suo mondo.
Ora, innamorato della sua Patria prima ancora che economista di alto profilo, sta aiutando il governo, da alcune settimane, a utilizzare Bitcoin ad acquistare giubbotti antiproiettile. Tutto questo allo scopo di sostenere l’esercito nazionale nel sanguinoso conflitto contro la Russia.
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Criptovalute: l’incredibile ruolo nella guerra Russia-Ucraina
Una guerra che l’Ucraina, invasa da Putin, certo non voleva. Il momento più drammatico della storia recente del Paese. Sullo sfondo l’incredibile e inatteso ruolo giocato dalle criptovalute.
Criptovalute: il ruolo chiave di Chobanian di Kuna Exchange
Michael Chobanian di Kuna Exchange, il più grande sistema di scambi di valute digitali nazionali, è l’uomo che sta ha guidando la fondamentale campagna di sostegno economico per l’esercito locale. Con le donazioni da tutto il mondo in favore dei militari di Kiev, sono stati raccolti fin ora oltre 50 milioni di dollari in aiuti di criptovalute.
Kuna Exchange: numero uno delle cripto exchange in Ucraina
Michael Chobanian è un manager e imprenditore ucraino che ha propagandato il ruolo delle criptovalute nell’aiutare il paese assediato a sopravvivere all’invasione russa.
Lo scorso giovedì, ai senatori statunitensi, durante in un’audizione, ha dichiarato che il suo progetto di exchange è stato in grado di trasformare le donazioni in aiuti quasi nell’immediato.
La campagna di donazioni di criptovalute a sostegno dell’esercito ucraino
Michael Chobanian, fondatore del Kuna Exchange e presidente della Blockchain Association of Ukraine, ha detto alla commissione bancaria del Senato americano, durante la call conference, che le criptovalute inviate agli indirizzi del portafoglio della campagna di soccorso sono state utilizzate per garantire gli aiuti umanitari. E sono arrivate a destinazione poco dopo essere state ricevute dal suo gruppo.
Il lato etico e sociale delle criptovalute
La sua apparizione ha evidenziato un lato positivo delle criptovalute dopo un lungo periodo in cui le risorse digitali hanno attirato principalmente critiche a Capitol Hill.
Il momento clou, co il ruolo sui contributi, da parte delle criptovalute, ai soccorsi in Ucraina, potrebbe aiutare a plasmare in positivo le opinioni dei legislatori statunitensi. Mentre l’attenzione di Washington sulla regolamentazione delle criptovalute si intensifica.
Velocità e immediatezza: ecco perché le criptovalute stanno rivoluzionando il presente e il futuro ucraino
“Nel momento in cui la crittografia ha preso la strada di questi percorsi umanitari, il governo potrebbe usare immediatamente i fondi ricavati”, ha detto Chobanian. “Niente burocrazia. L’abbiamo messi a disposizione dell’esercito bisognoso e immediatamente il giorno successivo al loro arrivo erano a destinazione”.
In fondo è questa la forza delle monete digitali: velocità e libertà di azione, oltre che immediatezza d’uso. In casi di emergenza come questo il loro ruolo si sta rivelando decisivo.
La call conference di Chobanian con il Senato americano
Chobanian ha osservato, durante la call conference con il Senato della Casabianca, che il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, mercoledì, ha di fatto legalizzato le criptovalute nel paese.
“Vedo che state ancora discutendo, tra voi, se vietare o consentire l’uso criptovalute negli Stati Uniti“, avrebbe detto. “Invito tutte le società statunitensi a venire in Ucraina e ad aprire la loro mente su cosa sta accadendo.
Le criptovalute cambieranno davvero il futuro del mondo?
Le criptovalute, ha detto, infine, convinto più che mai, “cambieranno sostanzialmente il mondo”. Blockchain “sarà la tecnologia che useremo per ricostruire il mio paese”, ha detto Chobanian.
Ma non solo luci ma anche ombre in questa situazione.
Michael Chobanian, fondatore della piattaforma di criptovalute Kuna, con sede in Ucraina, ha accusato la concorrente Binance di collaborare con Mosca.
Quest’ultima ha negato qualsiasi coinvolgimento con Putin, rilanciando un sito web di raccolta fondi per la resistenza.