Cosa accade nella realtà se un portafoglio contenente ben 500 Bitcoin, ad oggi circa contenente 22 milioni di dollari, viene attivato ben 9 anni dopo la sua creazione?
Cosa succederebbe se un fortunato possessore di un portafoglio contenente Bitcoin decidesse improvvisamente di dimenticarsi del suo “gruzzoletto” per poi attivarlo e passare a riscuotere a distanza di anni?
Molti utenti hanno iniziato a speculare sul motivo per il quale i proprietari di questo wallet, appena citato, hanno atteso così a lungo per metterlo in funzione.
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Uno di loro ha suggerito come risposta quella che il proprietario voleva semplicemente ritardare il più possibile il fatidico momento della “gratificazione”.
Altri credono che qualcuno alla fine abbia semplicemente scoperto il disco rigido o la chiave di accesso privata che potrebbe eventualmente sbloccare la proprietà. Per un banale errore dobbiamo pensare che l’aveva persa?
Per altri ancora, se qualcuno fosse disciplinato a non vendere Bitcoin a $ 69.000 l’uno, non si arriverebbe a cifre esorbitanti come queste.
La più grande criptovaluta del mondo, il bitcoin, sta comunque passando di mano, in questo momento, alla cifra di $44.556, nell’esatto frangente in cui stiamo scrivendo.
La verità è che siamo di fronte ad un mercato in continua oscillazione, con le criptovalute che sono aumentate di circa il 7% nelle ultime 24 ore, ed è un bene per chi investe in cripto, ma in generale i Bitcoin, rispetto al passato, sono comunque ancora in calo del 35,32%.
Diversi altri “antichi” portafogli crittografici sono stati aperti all’inizio di questo mese dopo anni di inattività.
Per essere tecnicamente precisi, i Bitcoin non vengono archiviati da nessuna parte; esiste una chiave privata (numero segreto) per ogni indirizzo Bitcoin salvato nel portafoglio Bitcoin della persona che possiede il saldo e questa rappresenta l’unico modo per movimentare i fondi, quindi anche venderli o spendere i nostri bitcoin.
Il 7 marzo è stato attivato per la prima volta dopo oltre otto anni un portafoglio Bitcoin contenente 407 BTC (valore bloccato in 18,1 milioni di dollari).
Lo scorso febbraio, un wallet Ethereum ha mostrato segni di funzionamento dopo aver assicurato grandi profitti ai suoi possessori negli ultimi sei anni.
E’ chiaro che i tempi sono cambiati. L’oscillazione delle criptovalute oggi rende interessante ma sempre instabile il mercato.
Chi ha investito in Bitcoin circa 8-9 anni fa oggi potrebbe davvero una fortuna da parte e può passare decisamente all’incasso.
Ma non è detto che per tutti sia così.
Per questa ragione, i vecchi portafogli emergono dal letargo con relativa frequenza, ma è più probabile che indirizzi risalenti all’era di Satoshi Nakamoto suscitino l’interesse del pubblico, perché sono probabilmente attivati dallo stesso creatore di Bitcoin.
Tuttavia, ci sono molti soldi che probabilmente non torneranno mai più.
Secondo un rapporto di Chainalysis, circa 3,79 milioni di monete sono andate perse per sempre.
L’attuale offerta circolante di Bitcoin è di 18,9 milioni di monete.
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