Incredibile ma vero, il popolare Joe Rogan, commentatore televisivo ed esperto di wrestling, avrebbe offerto il suo aiuto al miliardario Elon Musk combattere contro il presidente russo Vladimir Putin.
Come molti ricorderanno, Musk, apertamente schierato dalla parte del popolo ucraino e nettamente contrario alla politica violenta del leader russo, lo aveva sfidato apertamente, sui social, in un incontro di lotta.
Entrambi sono abilissimi nella arti marziali, seppure in discipline diverse e con due fisicità diametralmente opposte.
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“Ho offerto tutte le mie conoscenze in materia ad Elon Musk, ha raccontato Rogan sui social.
Gli ho mandato un messaggio gli ho detto apertamente: “Amico, organizzerò tutto il tuo allenamento. Se davvero vuoi combattere contro Vladimir Putin, mi occuperò io di tutto il tuo addestramento”. E poi senza mezzi termini ha continuato: “Sarebbe così fottutamente epico vedervi l’uno contro l’altro”.
Per il momento la sfida lanciata da Elon Musk a Putin appare semplicemente come una grande provocazione e una trovata pubblicitaria e sembra essere caratterizzata da battute, seppur accese, che si limitano al “palcoscenico virtuale” dei social media.
Intanto, Ramzan Kadryov, politico, militare e dirigente sportivo russo di etnia cecena, Capo della Repubblica Cecena e presidente della squadra di calcio dell’Achmat Groznyj, non è sembrato molto soddisfatto della sfida verbale lanciata da Elon Musk, alcune settimane fa, nei confronti del leader russo.
E così è avvenuto che anche Kadryov si è lanciato in un suo personale commento sulla delicata “querelle”.
“Elon Musk, ti do un consiglio: non misurare la tua forza con quella di Putin. Siete su due livelli diversi”, ha scritto Kadyrov in un lungo post, tramite Telegram, che Musk ha poi condiviso con i suoi follower.
Almeno all’apparenza sembrava che Kadryov volesse riferirsi al fisico diametralmente opposto dei due possibili contendenti. E soprattutto anche all’età. Quasi 20 anni, 19 per la precisione, di differenza, non sono un fattore di poco conto, a favore di Elon Musk, che inoltre è anche più alto e più magro di Vladimir Putin.
Ma non è affatto questo il senso delle parole del leader ceceno, che anzi ha giudicato Musk totalmente in svantaggio. Kadryov definisce il magnate canadese come un avversario addirittura spacciato, senza speranze, rispetto al valore di Putin.
Le ulteriori provocazioni e le risposte non si sono fatte attendere, come nel più consono dei batti e ribatti che in fondo ha anche divertito la gente sui social.
Musk non ci sta e afferma: “Se il signor Putin ha paura di combattere, accetterò di usare solo la mia mano sinistra e oltre tutto non sono nemmeno mancino”.
Una risposta chiara, che dimostra come il miliardario, se davvero ci fosse mai un duello, cosa impensabile, sarebbe sicuro di vincere.
Una cosa è certa: un eventuale incontro di lotta, qualunque sia la disciplina, tra Musk e Putin, magari in diretta tv, sarebbe visto da milioni di persone in tutto il mondo. Sfortunatamente, con una guerra vera in atto, almeno Putin ha tutt’altro a cui pensare e le probabilità che un duello del genere si possa svolgere rimangono legate al mondo della fantasia.
Ci pare chiaro che alla fine si tratti di una trovata politica bella e buona, con i social a fare da grande cassa di risonanza.
Del resto appare chiaro che il conflitto in atto in Ucraina non ferma affatto l’ironia di protagonisti ed eccentrici della scena mondiale.
La trovata pubblica di Elon Musk, patron di Tesla e SpaceX, e la sua proposta di combattere con Vladimir Putin a mani nude, corpo a corpo, con in palio l’Ucraina, sono una pura trovata mediatica, seppur chiaramente legata ad una campagna che vede il leader russo, visti i fatti in corso, e come negarlo, come la rappresentazione per eccellenza del cattivo della situazione e del nemico da sconfiggere.
Del resto, come potrebbe, dopo l’invasione dell’Ucraina, aver tratto vantaggi l’immagine di Putin agli occhi del mondo?
Una “minaccia” bizzarra, quanto inattuabile, che ha fatto breccia arrivando sia a Mosca sia a Kiev. A rispondere alla strampalata offerta, divulgata sia in inglese sia in cirillico, sono stati Dmitry Rogozin, direttore generale di Roscosmos, e Mykhailo Fedorov, vicepremier dell’Ucraina.
Anche se così distanti, da una parte l’imprenditore canadese-statunitense, nonché l’uomo più ricco al mondo, e dall’altra il presidente russo, tra i leader più forti sulla scena politica globale, i due condividono la passione per le arti marziali e la conquista dello Spazio.
Quest’ultimo è motivo di frizione tra Usa e Russia e proprio in questi giorni si fa insistente la richiesta russa di revocare le sanzioni perché metterebbero a rischio “la sussistenza della Stazione Spaziale Internazionale (Iss)”.
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