Ci sono assolutamente situazioni che non prevedono alcuna eccessiva riflessione. In quei casi il successo è assicurato. Ecco quali.
Alcune monete hanno il pregio di rappresentare praticamente esemplari del passato molto più importanti e preziosi. Il prestigio di certe banconote, ad esempio non può di certo essere scambiato con altre caratteristiche o fattori particolarmente rilevanti. Può succedere dell’altro però, certo. Può succedere che una moneta vada ad incarnare a rappresentare le sembianze, l’immagine di una banconota, e allora quel punto ci si ritroverebbe di fronte a qualcosa di unico ad un meccanismo assolutamente nuovo e ricco di interessanti prospettive.
In linea di massima la considerando alcuni elementi certamente vincenti in ogni caso possiamo dire con assoluta certezza che una eventuale versione metallica, per cosi dire, di una nota banconota potrebbe riscuotere altrettanto successo. Gli esempi di certo non mancano. La vecchia lira, sotto questo punto di vista è capace ancora una volta di stupirci. Parliamo di una della “valute” più prestigiose ed apprezzate della storia. Una storia ultracentenaria che ha legato la lira al nostro paese. Epoche, situazioni, condizioni, fai storiche di grande rilevanza.
Momenti drammatici ma allo stesso tempo momenti di grande speranza. Al centro la consapevolezza di poter raccontare al meglio le varie epoche che hanno contraddistinto ben tre secoli. Due, solo in parte ed uno per intero, chiaramente il novecento. Uno degli esempi, riferiti alla riflessione precedente che di sicuro può confermare quanto affermato è rappresentato dalla vecchia 1000 lire nella sua versione metallica di fine anni novanta. Bimetallica, diametro di 27 mm, pesa 8,8 grammi e ha un bordo zigrinato, la moneta in questione nasconde molte sorprese, soprattutto in alcune sue versioni abbastanza particolari.
Monete, nessun dubbio con questa siete ricchi: l’errore di conio che vale una vera e propria fortuna
Nel caso specifico ci troviamo di fronte ad un vero e proprio evento storico. Quello che successo con la moneta da 1000 lire coniata nel 1997 è letteralmente rimasto, si può dire, nella leggenda. Un errore di conio, tutto qui, certo detto cosi sembrerebbe cosa da niente invece la realtà dice tutt’altro. Su uno dei lati della moneta è rappresentata una cartina geografica dell’Europa, di quella Europa. Quello che pochi notarono, all’inizio della messa in circolazione di quella particolare moneta erano i confini. Più di uno sbagliato, infatti. Tra Olanda e Danimarca ad esempio, seguendo chissà quale logica. Infine, l’ex Repubblica Democratica Tedesca era del tutto scomparsa dalle mappe.
Morale della favola, le 10mila copie coniate per l’occasione della moneta con i confini sbagliati diventarono subito un pezzo da tenere assolutamente nella propria collezione. Fino al 2001 la Zecca di Stato ha continuato a produrre le monete in questione chiaramente però correggendo l’errore che aveva caratterizzato le prime 10mila copie. Nel caso specifico numerosi ancora oggi sono i tentativi da parte di collezionisti da ogni parte del mondo di mettere le mani sugli esemplari con i confini sbagliati. Il valore di questa moneta però nonostante tutto non altissimo, poche decine di euro.
In ogni caso vale la pena cercare questi esemplari perchè da qui a qualche anno potrebbero vedere letteralmente schizzare alle stelle il proprio valore. Esemplari che riescono a caratterizzare in maniera del tutto decisiva l’immagine stessa di una moneta. Esemplari unici che spesso anche senza un valore dichiarato, molto significativo riescono ad entrare in ogni caso nel mito. Pezzi unici, pezzi resi celebri da errori umani in fin dei conti. Confini errati, qualcosa di grave certo, ma che restituisce a quella moneta particolare un prestigio ed un valore anche simbolico senza pari. Pezzi che hanno fatto la storia, che ancora oggi condizionano le scelte di milioni di collezionisti in ogni parte del mondo. Pezzi unici, immortali, veri e propri tesori della numismatica.