Vediamo l’andamento di Bitcoin in questi giorni mentre l’inflazione statunitense raggiunge il nuovo massimo da 40 anni.
Bitcoin ha spesso in passato avuto la tendenza a godere di un piccolo aumento quando i dati sull’inflazione sono preoccupanti. Questa volta la principale criptovaluta del mondo è rimasta piuttosto statica. Questi dati sono emersi giovedì scorso.
L’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è aumentato del 7,9% su base annua a febbraio, stabilendo un nuovo massimo da 40 anni. Questa volta l’inflazione sembra essere qui per rimanere a lungo. Complici la guerra, il virus ed innumerevoli altre cause più o meno piccole.
Bitcoin ed inflazione: facciamo chiarezza
Sebbene Bitcoin abbia avuto la tendenza a godere di sostanziali aumenti quando vengono pubblicati dati su un’inflazione sempre più pressante, la criptovaluta più capitalizzata sembra essersi questa volta fermata.
Tutto ciò potrebbe essere collegato alle preoccupazioni per le tensioni geopolitiche nell’Europa orientale. Oppure alla prospettiva di un aumento dei tassi di interesse dalla Federal Reserve la prossima settimana. Nel frattempo, la Banca centrale europea ha avvertito che chiuderà i “rubinetti” del denaro prima del previsto.
Ciò potrebbe danneggiare ulteriormente la visione comune secondo cui BTC è una copertura contro l’inflazione. Con il quantitative easing che aumenta l’offerta di dollari e ne erode il valore, gli appassionati affermano che Bitcoin ha valore perché l’offerta massima è stata fissata a 21 milioni. Ovvero questi sono i Bitcoin che circoleranno alla fine dell’estrazione tra cent’anni, e non ce ne saranno di altri.
Nel momento in cui scrivo, BTC ed ETH sono rimasti sostanzialmente invariati nelle ultime 24 ore. Rispettivamente in calo di circa il 6.50% e 5.30% sulla settimana.
Parlando con la CNBC, Janet Yellen ha suggerito che l’inflazione potrebbe rimanere “sgradevolmente alta” per un altro anno. Questo danneggia principalmente le famiglie sui generi alimentari e sul gas. L’obiettivo di inflazione della Federal Reserve è normalmente del 2%.
Simili effetti inflazionistici si stanno riscontrando anche in altre grandi economie, compresa ovviamente quella italiana.