Mining illegale: scoperto il colpo da $800.000, scattano le manette

La polizia trova un impianto di mining illegale nei pressi di stazioni di ricarica di auto elettriche in Cina. Scopriamo i dettagli.

Un’operazione di mining illegale è stata interrotta nella città cinese di Guangzhou, con 190 impianti professionali del valore di $800.000 sequestrati dalla polizia.

mining minare bitcoin

Gli impianti minerari erano nascosti dietro una recinzione, quindi una porta chiusa a chiave. Si stima abbiano consumato più di 90.000 kWh di elettricità.

Secondo i media locali, le macchine erano nascoste in una stazione di ricarica per veicoli elettrici. Tutto questo nella speranza di eludere il rilevamento a causa dell’elevata quantità di energia già utilizzata.

Gli agenti hanno superato una recinzione e successivamente una porta chiusa a chiave, e si sono immediatamente trovati davanti all’incredibile scoperta.

Un rapporto sull’incidente ha aggiunto che il mining di criptovalute si traduce in “un grande consumo di energia ed emissioni di carbonio, un basso contributo all’economia nazionale e un effetto trainante limitato sullo sviluppo industriale e sul progresso scientifico e tecnologico“.

Mining di criptovalute: non è di per sé illegale, ma…

La Cina ha da tempo una visione debole delle criptovalute, quindi anche del mining.

A maggio 2021 il paese ospitava il 70,9% dell’hashrate totale della rete Bitcoin. Una drammatica repressione ha portato molti minatori a chiudere i negozi e a spostare le loro operazioni altrove.

Gli Stati Uniti sono ora il paese con la quota maggiore di hashrate, seguiti dal Kazakistan. Un certo numero di stati hanno cercato di corteggiare le imprese con politiche favorevoli e bassi costi dell’elettricità. Tra questi segnaliamo il Texas.

Nonostante la Cina abbia promesso di punire i minatori che continuano a operare illegalmente, i rapporti suggeriscono che molte operazioni continuano sottoterra.

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Mining illegale e furto di elettricità: problemi in crescita

L’estrazione di bitcoin è un’attività ad alta intensità energetica e in tutto il mondo il furto di elettricità è stato un problema crescente.

Secondo la compagnia di servizi pubblici della Malesia, il furto di elettricità ammonta ad un valore di 550 milioni di dollari in un periodo di tre anni e solo ad opera di 18 persone. Solo nel 2021 ci sono stati 7.209 casi che hanno coinvolto il mining illegale di Bitcoin.

Tenaga Nasional sta tentando di reprimere questo problema proponendo una tariffa speciale per i minatori BTC e incoraggiandoli a fare domanda per utilizzare l’elettricità legalmente.

Il furto di elettricità non è l’unica preoccupazione. Gli operatori temono che ciò potrebbe rendere gli alimentatori molto meno affidabili per i consumatori di tutti i giorni, se lasciati correre senza sosta.

I precedenti

Questo è notevolmente diverso dall’approccio utilizzato in precedenza dalle autorità malesi. Lo scorso giugno la polizia ha rilasciato un video che mostrava più di 1.000 impianti illegali schiacciati da un rullo compressore.

L’anno scorso, la polizia in Inghilterra pensava di avere a che fare con una piantagione di cannabis.

Era stato chiesto agli agenti di indagare su una allaccio non autorizzato alla fornitura di elettricità. Invece della marijuana, i poliziotti hanno trovato un impianto illegale di mining di Bitcoin, completo di 100 macchine.

Un drone della polizia aveva in precedenza raccolto grandi quantità di calore emanate dall’edificio in una zona industriale nelle West Midlands. Questo è ciò che ha fatto insospettire le autorità incaricate.

Questi sono i motivi per cui molti paesi stanno pensando di regolamentare questa attività, per renderlo un asset a favore delle finanze interne.

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