Tutto in famiglia: fratello e sorella rubano 124 milioni di dollari in criptovalute

Fratello e sorella accusati di truffa in criptovalute. Il bottino totale ammonta a 124 milioni di dollari: ecco come hanno fatto.

Un tribunale americano ha acusato John e JonAtina Barksdale di aver venduto la propria scam coin Ormeus tramite piattaforme di trading di criptovalute e di gestire un’attività truffaldina di marketing multilivello.

fratelli truffa criptovalute bitcoin

La refurtiva ammonta a 124 milioni di dollari, prelevati con astuzia da migliaia di investitori tramite una truffa.

La Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti aveva erroneamente affermato che Ormeus Coin fosse supportata da una delle più grandi società di cripto mining del mondo.

I dettagli della truffa in criptovalute

I materiali promozionali truffaldini distribuiti agli investitori, “provavano” che il progetto era sostenuto da un’azienda che generava fino a 8 milioni di dollari al mese di entrate da attività di mining.

La società aveva pubblicato degli screen fasulli di fantomatici wallet con un patrimonio di $190 milioni di dollari all’interno. Nessuno si è accorto che nei dati on-chain sui portafogli Ormeus, risultavano in realtà solo poco più di $500.000.

Carta Visa Crypto.com: Cashback fino all’8%, Netflix e Spotify GRATIS, come richiederla

La SEC ha accusato i Barksdale di aver manipolato il prezzo di Ormeus e di aver utilizzato in modo improprio “milioni di dollari di fondi degli investitori per spese personali”. La direttrice associata della SEC Melissa Hodgman ha affermato:

Sosteniamo che i Barksdale abbiano agito come moderni venditori di olio di serpente. Utilizzando social media, siti Web promozionali e roadshow di persona, hanno truffato gli investitori al dettaglio per i propri interessi“.

Truffa e criptovalute: ecco perché è importante documentarsi per bene

John Barksdale non è nuovo nel mondo delle truffe. Già in passato è stato arrestato e accusato di frode nel mondo delle criptovalute. I pubblici ministeri statunitensi lo hanno accusato di aver incoraggiato gli investitori ad acquistare token ORME attraverso una serie di false promesse. Ricky J. Patel di Homeland Security Investigations ha aggiunto:

Come affermato, Barksdale ha operato come commesso viaggiatore per il mondo, spacciando bugie, esagerazioni e false dichiarazioni riguardo a una criptovaluta chiamata Ormeus Coin. Questo lo ha portato a ingannare migliaia di investitori in tutto il mondo“.

Secondo il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, Ormeus Coin è stato pubblicizzato anche a Times Square, dove sono state alimentate false speranze sul progetto.

Le stime suggeriscono che almeno 12.000 persone hanno investito in ORME tra giugno 2017 e ottobre 2021, di cui oltre 200 negli Stati Uniti. Il progetto scam ha convinto molte di loro ad investire tramite “false rappresentazioni in merito alle dimensioni, al valore e alla presunta redditività” dell’operazione di mining che Ormeus presumibilmente controllava.

Nexo: come ricevere 25$ in Bitcoin e mettere a rendita le criptovalute ai migliori tassi

Fondata nel bel mezzo del boom del 2017, la capitalizzazione di mercato di Ormeus Coin ha raggiunto il massimo storico di $52 milioni di dollari nel gennaio 2018. Molti “progetti” in criptovaluta rilasciati in quel periodo hanno finito per raggiungere il picco nello stesso mese. Salvo infrangersi al suolo poco dopo, rivelandosi per la maggior parte delle autentiche truffe.

Attenzione! Questo sito truffaldino è ancora attivo!

Il sito Web di Ormeus Coin è ancora attivo e continua a sostenere che i suoi impianti di mining Bitcoin, Litecoin e Dash sono “alimentati da energia verde”. Dichiara inoltre che il 40% di tutte le criptovalute generate attraverso le sue apparecchiature saranno reinvestite nell’acquisto di più hardware. Tra le tante promesse truffaldine, il sito aggiunge:

Un motore di intelligenza artificiale personalizzato ottimizza l’attività di mining per Ormeus. Il motore è in grado di selezionare i token più redditizi da minare in un dato momento“.

Gestione cookie